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Genova Irish Festival 2025

Trifogli su sfondo verde
Calendary Dal 06-11-2025 al 09-11-2025

Al via la prima edizione del Festival della Cultura Irlandese: quattro giorni di divertimento, cultura, formazione, incontri, gastronomia e spettacoli dal vivo dedicati all’ “Isola di smeraldo”. 

Il Genova Irish Festival - Festival della Cultura Irlandese è un evento che vede la partecipazione di artisti, studiosi, professionisti e appassionati di cultura irlandese e nasce per aprire un dialogo tra Italia e Irlanda attraverso la musica, la letteratura, il cinema e gli audiovisivi, la storia, la politica, la danza, la fotografia, i fumetti e la gastronomia. L’evento è ideato e curato dal direttore artistico Cristiano Palozzi e organizzato dall’Associazione Culturale Arti, Luoghi e Visioni, nata per promuovere i territori attraverso le arti. Partecipano al Festival il Comune di Genova, la Camera di Commercio di Genova, la Regione Liguria (patrocinio), la Cooperativa Il Ce.Sto, Bonsai Film-Events&Filmaking, il Genova Film Festival, Guinness.

Il Genova Irish Festival si propone di mettere a sistema le possibilità di interazione e di scambio culturale tra Genova e l’Irlanda. Tanti gli spettacoli e gli incontri, tra questi anche momenti di formazione come i workshop sulla cornamusa e sulla danza irlandese. L’evento si terrà in spazi al chiuso e all’aperto, tra i Giardini Luzzati, l’area archeologica adiacente e le zone limitrofe. Nel cuore del Centro Storico di Genova.

Sono una quarantina gli artisti, scrittori, musicisti, giornalisti, professionisti, coinvolti nelle varie discipline che partecipano al Genova Irish Festival. Tra i tanti ospiti si citano lo scrittore irlandese William Wall, il musicista Fabio Rinaudo (uno dei più importanti cornamusisti d’Europa), il giornalista Riccardo Michelucci (Avvenire, Venerdì di Repubblica, Radio Rai 3, Radio svizzera italiana), grande esperto di Storia d’Irlanda, il fumettista Andrea Ferraris (autore e disegnatore Disney), Elisa Giunta, pluripremiata campionessa europea di Danza Irlandese. L’intera manifestazione è ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti disponibili. Tutti i giorni della manifestazione saranno accompagnati da piatti e birre della tradizione irlandese.

Cosa troverete 

Musica

Al Festival ci sarà l’essenza della tradizione irlandese con un’attenzione particolare ai musicisti del territorio. Dalle ballate e le pipes di Fabio Rinaudo e Laura Torterolo, rispettivamente fondatore/cornamusista e cantante dei Birkin Tree (la più importante band italiana di Irish Music), alle rivisitazioni di canzoni e melodie popolari classiche degli O’Bell Andy, alle “Irish drinking songs” dei MeninDublino, ai Mo Chara con la rebel song Back home in Derry (scritta da Bobby Sands), alla session proposta da Irish Trad Liguria. In ogni pub e villaggio irlandese si possono ascoltare session spontanee, dove musicisti di tutte le età si riuniscono per suonare insieme, si siedono quasi sempre attorno a un tavolo, condividono un sorriso e iniziano a suonare: nessuno comanda, tutti ascoltano in convivialità massima, proprio come succederà al Genova Irish Festival.
La musica tradizionale irlandese, conosciuta anche come Irish Traditional Music o semplicemente Irish Folk, è una delle espressioni culturali più antiche e vive dell’Irlanda. Le sue radici affondano nei secoli passati, quando la musica era tramandata oralmente, come un segreto sussurrato di generazione in generazione. Ha accompagnato la vita quotidiana degli irlandesi — feste, matrimoni, danze e momenti di lavoro — diventando un elemento fondamentale dell’identità nazionale. Ci sono melodie che fanno muovere i piedi — reel, jig, hornpipe — e altre nate per ascoltare e ricordare, come le slow airs, che fanno fermare il tempo.
Sono tanti gli strumenti che sentiremo suonare durante il Genova Irish Festival, con nomi inizialmente di difficile lettura, ma che impareremo a pronunciare.  Il tin whistle canta con voce limpida, il bodhrán batte il ritmo della terra, le uilleann pipes riempiono l’aria di malinconia e speranza, il bouzouki irlandese tesse accordi profondi con il suo suono caldo e rotondo, il violino può suonare leggero o essere incalzante.

Letteratura, storia e società

Diversi gli appuntamenti tra cui spicca l’incontro con l’autore irlandese William Wall (This is the Country, The Islands, Il turno di Grace, Ti ricordi Mattie Lantry?) che presenterà il suo nuovissimo L’albero della libertà (Aboca Ed.), l’evento con il giornalista Riccardo Michelucci, grande studioso dell’Irlanda, considerato uno dei massimi esperti di conflitto anglo-irlandese (suo Il giorno in cui morì la musica (Milieu Ed.) sulla tragedia del gruppo musicale Miami Showband, i “Beatles d’Irlanda”), la presentazione del progetto editoriale di Sara Agostinelli Scritti dal carcere. Poesie e prose di Bobby Sands a cura di Riccardo Michelucci ed Enrico Terrinoni, l’incontro con gli autori di I muri di Erin, The Poppy & the Lily. Calcio ed etnia a Belfast e Derry City F.C.: calcio, repressione, rivolta di Gianluca Cettineo e A nation once again: la storia dell’Irlanda attraverso le ballate e le canzoni (Termanini Ed.) di Luca Maestri, quest’ultimo accompagnato da alcune delle più belle canzoni irlandesi suonate dal vivo.

Fumetti

Incontro-evento con il fumettista Andrea Ferraris, rinomato disegnatore Disney, autore di diverse graphic novel tra cui Churubusco, opera sullo storico Battaglione di San Patrizio, costruita sui fatti storici realmente accaduti che hanno peraltro ispirato le musiche di Ry Cooder e dei Chieftains. Ed è proprio di Paddy Moloney, iconico leader di una delle band irlandesi più famose di tutti i tempi, la prefazione di questa graphic novel ormai diventata cult. L’evento è concepito come un racconto sui fatti e sui protagonisti del libro attraverso un dialogo tra Cristiano Palozzi, direttore del Festival e Andrea Ferraris che disegnerà in diretta alcune tavole originali che verranno proiettate sul grande schermo.

Cinema

La sezione Cinema ed audiovisivi non si limita a “semplici” lungometraggi. In programma proiezioni di documentari d’autore come The Huddle di Tommaso Barbaro e IRA di Luca Pastore, su temi come l’identità attraverso la passione per il calcio o il conflitto anglo-irlandese, presentati con i registi e con specialisti in materia, e video di archivio proiettati anche durante le presentazioni editoriali. Rassegna organizzata con la partecipazione del Genova Film Festival.

Danza

La danza irlandese è nell’immaginario comune uno dei simboli della tradizione dell’”Isola di smeraldo” e può essere divisa sommariamente in due grandi categorie: figure dancing e solo dancing. La prima è una forma di danza di gruppo, che prevede movimenti o figure complesse e con un numero variabile di ballerini e comprende principalmente il set dancing e il céilí dancing. La seconda è una forma di danza solista, che prevede passi di danza ballati da una sola persona per volta o da più ballerini, ma senza una necessaria interazione o contatto fisico. L’enfasi della danza è quasi completamente sul movimento dei piedi. Le mani, se utilizzate, hanno un ruolo marginale.

Workshop

Musica – suonare la cornamusa irlandese

Un workshop per musicisti ma aperto al pubblico sulle Uilleann Pipes, le famose cornamuse irlandesi, strumento imprescindibile della musica Irish tradizionale ma non solo. Nate con una struttura simile a quella attuale (che risale al XVI secolo) già nel Medioevo, si distinguono dalle altre cornamuse per un suono più dolce ed una maggiore estensione della scala. Il docente d’eccezione sarà Fabio Rinaudo, massima eccellenza nel settore. Rinaudo da circa trent’anni è attento studioso e interprete delle Uilleann Pipes che ha suonato in migliaia di concerti in tutto il mondo. Il workshop è concepito come un’affascinante lezione-concerto.

Danza – ballare la danza irlandese

Il workshop, tenuto da Elisa e Marcello Giunta, qualificati professionisti della Tara Dance Academy che si sono perfezionati in Irlanda ed aperto a curiosi ed appassionati di tutte le età, vuole essere un momento di aggregazione per avvicinare il pubblico ad una disciplina di sicuro impatto che, accompagnata da un repertorio musicale legato alla tradizione, fa della convivialità un indubbio punto di forza.


Fotografia

La mostra fotografica La storia dipinta, conflitto e memoria di Luciana Travierso e Gianluca Cettineo esposta durante il Genova Irish Festival racconta un viaggio nella storia irlandese attraverso un reportage fotografico tra i murales che colorano le città dell’Irlanda del Nord e la testimonianza dei cambiamenti urbanistici e sociali nel corso dei tempi, tratto dal progetto I muri di Erin.
 

Perché a Genova?

Da qualche anno un gruppo di artisti e di letterati che operano tra il territorio ligure e l’Irlanda, provenienti da esperienze disciplinari diverse e di età differenti, dialogavano sulla possibilità di organizzare a Genova un vero e proprio festival sulla cultura irlandese.

Sono diverse le connessioni tra Genova e l’Irlanda. Proprio a Genova nel 1847 morì una delle figure più importanti della Storia irlandese, Daniel O’Connell. Conosciuto anche come The Liberator o The Emancipator, passò la sua vita a battersi per l’emancipazione dei cattolici ed è ricordato come uno dei padri della patria irlandese e il fondatore di una forma non-violenta di nazionalismo. Avvocato e politico stimatissimo, fu sindaco di Dublino. A lui sono dedicate le principali strade di Dublino e di Limerick (O’Connell Street). A Genova, in Via al Ponte Reale si trova una targa con un suo busto in altorilievo in suo ricordo.
Altra figura irlandese degna di nota, che peraltro riposa nel Cimitero monumentale di Staglieno, è Constance Lloyd, moglie dello scrittore e drammaturgo Oscar Wilde, morta a Genova nel 1898.

Uno dei più importanti politici e patrioti italiani, il genovese Giuseppe Mazzini, ebbe un impatto significativo sull’Irlanda, soprattutto attraverso l’associazione “Young Ireland” (Giovane Irlanda), che si ispirò al suo movimento “Giovine Italia”. Il movimento irlandese adottò il principio repubblicano e nazionalista di Mazzini, focalizzandosi sulla lotta per l’indipendenza e l’unità dell’Irlanda. La stessa Fratellanza Feniana, organizzazione repubblicana irlandese fondata nel 1858 a Chicago, attinge a piene mani dalla retorica del patriota genovese.
Tornando ai giorni nostri, i componenti del più importante gruppo di musica tradizionale irlandese in Italia, i Birkin Tree, sono fortemente legati a Genova e alla Liguria.
Da vent’anni inoltre anche a Genova si celebra il Bloomsday, la commemorazione che si tiene il 16 giugno a Dublino ed in altre parti del mondo per celebrare James Joyce, considerato il più grande scrittore irlandese.
L’inventore e direttore dell’evento, Cristiano Palozzi, ha lavorato più volte con le istituzioni irlandesi. Con l’Irish Film Institute ha selezionato nella sede di Temple Bar a Dublino i film della rassegna di Cinema Irlandese presentata nella sezione internazionale del Genova Film Festival e nel 2024 ha organizzato a Palazzo Ducale durante La Storia in Piazza l’evento Bobby Sands, eroe d’Irlanda: vita e morte di un’icona di libertà attraverso gli scritti dal carcere in un racconto tra proiezioni, letteratura e musica.
Infine uno dei comuni della città metropolitana di Genova, San Colombano Certenoli, prende il nome dal monaco missionario irlandese, vero e proprio mito in patria, considerato come uno dei più importanti evangelizzatori con doti da grande diplomatico europeo.

 

Informazioni

Il programma completo e le informazioni sull’evento si trovano sul sito www.genovairishfestival.it.
 

Useful info

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