TURISMO INDUSTRIALE A GENOVA
Ferrovie e ciminiere, moli portuali e cartiere… E’ il turismo che non ti aspetti, lontano dai percorsi più battuti e per chi vuole qualcosa in più dei consueti scorci da cartolina. Una vocazione naturale al turismo industriale, quella di Genova, che rimanda al suo importante passato di polo produttivo: in particolare a cavallo tra l’800 e la prima metà del ‘900, la città di Genova è stata infatti un’eccellenza industriale, del lavoro e imprenditoriale, con risvolti e influenze a livello nazionale ed internazionale. La storia del lavoro, d’impresa e dell’industria ha un valore sociale, identitario, culturale, oltre che economico e tecnologico. Perché le imprese e il lavoro hanno “scolpito” i territori e le comunità che le hanno generate o ospitate, attivando un fortissimo legame.
Per questo nasce l’attività dell’Associazione inGE e del suo network di shareholders e stakeholders:
- per strutturare a Genova una nuova proposta culturale che ne valorizzi, in modo unitario e concreto, la storia industriale e imprenditoriale;
- per iscrivere Genova e questa nuova proposta in circuiti nazionali ed internazionali di industrial heritage;
- per fare conoscere questa porzione della storia di Genova a sempre più persone, che siano cittadini o visitatori. In due parole: proporre l’archeologia e il patrimonio industriali locali quali possibili risorse per il futuro culturale e turistico della città di Genova. E non come operazioni nostalgiche.
PERCORSI DI TURISMO INDUSTRIALE ATTIVI
DI MOLO IN MOLO
Di Molo in Molo è un itinerario a piedi fra calate e vecchi moli, per scoprire come funzionava il porto tra ‘800 e ‘900 e quali sono state le sue trasformazioni nel tempo. Si parte dalle tracce ancora visibili di ciò che è stata per Genova l’area dell’antico porto - che da spazio operativo portuale è stata trasformata in parte integrante e vitale del tessuto urbano. Si illustrano edifici; mezzi e attrezzature; tecnologie e fonti di energia; lavoro e persone; e quanto è ancora conservato della città antica. Insieme alla storia, si impara a leggere il paesaggio, a immaginare suoni, rumori, storie. A riflettere sul rapporto uomo‐macchina.
Di Molo in Molo è stato ideato e scritto dall’arch. Guido Rosato socio co-fondatore dell’Associazione inGE, ed è anche guida cartacea edita da SAGEP Editori. Prossime date del percorso sempre aggiornate a questo link
TRA CLANGORI E SCIABORDII: IL PORTO ORIENTALE DI GENOVA TRA LE MURA DI MALAPAGA E LA FOCE DEL BISAGNO
Tra Clangori e Sciabordii estende il percorso Di Molo in Molo in area operativa portuale e racconta la storia e le evoluzioni del Porto di Levante di Genova. Un itinerario a piedi alla scoperta di quello spazio - stretto fra la città soprastante, il quartiere di Carignano e la città antica e il porto – che per molti anni è stato un non-luogo, distante dalla vita cittadina. Un’area dove si sovrappongono attività industriali e ricreative. Il tutto collegato da un budello, via Molo Giano e via dei Pescatori, interrotto dal varco portuale di Levante. I manufatti e le attrezzature descritte e visitate parlano delle tracce delle trasformazioni che hanno interessato quest’area, dal momento in cui fu creata agli anni Sessanta del '900. La passeggiata si sviluppa nell’ambito oggi di competenza dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale (ASP): dal varco di Piazza Cavour al varco di Levante. E' stata tralasciata la sua estremità più orientale, verso la foce del Bisagno diventata in quegli anni la Fiera del Mare, poichè questa realizzazione merita sicuramente un discorso a parte, sotto l’aspetto edilizio e urbanistico.
Tra Clangori e Sciabordii è anche il II numero della nuova serie dei Quaderni di Archeologia Industriale, pubblicazioni tematiche edite con Tormena Editore a cura dell’Associazione inGE e di G. Rosato.
Per organizzare questo tour è necessario mettersi in contatto con l’Associazione inGE per i necessari permessi: https://www.inge-cultura.org
ANDAR PER CARTIERE
Andar per cartiere è un percorso escursionistico di archeologia e turismo industriale che ripercorre la storia produttiva e le principali caratteristiche e attrazioni del territorio di Mele, comune dell'entroterra di Genova Voltri, parte anche dell'Unione delle Valli Stura-Orba-Leira. L’itinerario è ideato, strutturato e scritto grazie alla collaborazione tra Comune di Mele, ProLoco di Mele, Associazione inGE, Associazione Le Muse e Museo della Carta di Mele. Viene ripercorsa la stessa via che seguivano, intorno al XVI secolo, la fabbricazione della carta e la sua distribuzione, tra zone antropizzate e zone rurali - coltivate o abbandonate - di interesse storico industriale, culturale e naturalistico. Idealmente, si potrebbe considerare la partenza del sentiero dal litorale di Voltri nel comune di Genova, per arrivare fino allo spartiacque dell’Alta Via dei Monti Liguri che delimita il versante costiero ligure. Ai visitatori sono offerte numerose e diversificate possibilità di interesse generale di conoscenza paesaggistica, di esplorazione dei luoghi, di camminate effettuate in mezzo a una natura antropizzata e arricchita di note storiche e intriganti e di lunghe praterie erbose in ambienti aspri dell’Appennino ligure, dove si raggiungono i dolci crinali dell’Alta Via dei Monti liguri e dove si volge lo sguardo al mare, là dove è partita la nostra storia. I visitatori, grazie alle diverse possibilità di approccio al sentiero, potranno, a seconda delle loro esigenze e dei loro interessi, scegliere di effettuare il percorso al completo o frazionarlo; e buona parte del sentiero potrà essere percorsa in ogni periodo dell’anno, compatibilmente con le condizioni meteo e con lo stato dei sentieri. Questo progetto si collega in modo appropriato ed esclusivo ai progetti già finanziati dal POR FESR inerenti la realizzazione del Museo della Carta, Centro unico di riferimento e di testimonianza ed esposizione dell’arte cartaria del Comune di Mele. L’itinerario, specie nella parte dove sono collocati i siti industriali, potrà essere arricchito con appositi pannelli esplicativi e fotografici.
Per prenotare o organizzare questo tour è necessario mettersi in contatto con l’Associazione inGE www.inge-cultura.org.