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Mistero buffo -Ugo Dighero(2) @Sara Ciommei (1)
Calendary Dal 11-11-2025 al 16-11-2025

Una settimana per Dario Fo al Teatro Duse

Una settimana al teatro Eleonora Duse, nel segno di un doppio omaggio al genio che non tramonta di Dario Fo: tra gli autori più rappresentati nel mondo, Premio Nobel per la Letteratura nel 1997.

Sono due gli spettacoli [Mistero buffo e Lu santo Jullare Francesco] con Ugo Dighero - prodotti dal Teatro Nazionale di Genova - interprete unico e affabulante, garanzia di richiamo e partecipazione del pubblico

Da martedì 11 a giovedì 13 novembre al Teatro Duse torna in scena Mistero buffo che, con gli anni, è diventato per Ugo Dighero, un vero e proprio repertorio a cui tornare e riempie i teatri stagione dopo stagione. L’attore genovese sfodera il suo talento multiforme e istrionico dando vita all’interpretazione simultanea di tutti i personaggi di “Il primo miracolo di Gesù bambino” e “La parpàja topola”, due tra le fabulazioni più celebri di Mistero buffo, in cui si uniscono divertimento linguistico e narrazione pura. Le fabulazioni sono terreno impervio e richiedono all’interprete doti non usuali: creazione di linguaggi fantastici, tra dialetto e grammelot, coniugazione tra Medioevo e presente, con un occhio sul testo e uno sull’improvvisazione.

“Il primo miracolo di Gesù Bambino” è tratto dallo spettacolo Storia della tigre e altre storie (1977) che Dario Fo scrisse prendendo spunto dai “Vangeli apocrifi”, in particolare da quello detto “protovangelo”, in cui si narra della vita di Gesù Cristo dalla fuga in Egitto fino al momento in cui torna nel deserto. Durante la fuga, Gesù, Giuseppe e Maria si fermano a Jaffa dove vagano per la città cercando lavoro: Gesù tenta di fare amicizia con i ragazzini del posto ma viene deriso in quanto “foresto”, figlio di emigranti che parla un dialetto incomprensibile. Gesù cerca di vincere il rifiuto dei ragazzini e, pur di farseli amici, decide di compiere un piccolo miracolo. Subito i bimbi entusiasti lo eleggono “capo dei giochi “, ma quel divertimento assurdo e fantastico viene distrutto dall’antipatico figlio del padrone della città.            

“La parpàja topola”, tratto da Il fabulazzo osceno (1982), narra di un giovane capraio, Giavan Pietro, divenuto improvvisamente ricco per l’inattesa eredità del suo padrone. La notizia della sua ricchezza si diffonde velocemente e il poveretto si trova circondato da aspiranti spose, fra cui Alessia che con la sua bellezza vince le sue ritrosie. La splendida ragazza non disdegna i favori di Don Faina sotto lo sguardo compiacente della madre. Quest’ultima obbliga il prete a trovare un marito alla ragazza ed ecco entrare in gioco l’ingenuo e ricco pastore: la prima notte di nozze tutto viene combinato perché il povero Giavan Pietro rimanga a bocca asciutta e faccia posto al prelato, ma l’ingenuità del capraio tocca a tal punto il cuore della ragazza che tutto si conclude in suo favore trasformando il tema “osceno” della storia in una favola poetica di grande purezza e di altissima poesia.

Da venerdì 14 a domenica 16 novembre, sempre al Duse, è in scena Lu santo Jullare Francesco che ha debuttato al Festival Asti Teatro la scorsa estate. Ugo Dighero si cimenta nella celeberrima fabulazione sulla vita del santo di Assisi che riprende nel virtuosistico e teatralissimo linguaggio del grammelot gli stili e le forme del narrare del mitico Mistero Buffo. La regia è di Giorgio Gallione. 

Dario Fo costruì la giullarata lavorando su leggende popolari, testi canonici del Trecento e documenti emersi negli ultimi anni: una narrazione potente giocosa e certamente non agiografica del “Giullare di Dio “, come Francesco amava definirsi all’epoca, proprio negli anni in cui i “joculatores” erano perseguitati e banditi, per editto dell’imperatore, in quanto osceni e volgari buffoni. Il racconto di Fo, però è anche spiritualità e mito, favola e satira e disegna un Francesco uomo che si spoglia di ogni ricchezza per avvicinarsi ai diseredati, rifiutando ogni privilegio o ipocrisia, per predicare a uomini, lupi o uccelli un messaggio di fraternità e pace, per comporre e mettere in musica il suo “Cantico delle Creature”.

Mistero buffo è in scena al Teatro Duse da martedì 11 a giovedì 13 novembre. Giovedì lo spettacolo inizia alle ore 19.30, gli altri giorni alle 20.30.

Giovedì 13 novembre replica accessibile alle persone non vedenti e ipovedenti con audiodescrizione e percorso tattile a cura di Centro Diego Fabbri / Teatro NO Llimits.

Info e biglietti telefono 010 5342 720;

E-mail teatro@teatronazionalegenova.it;  biglietti.teatronazionalegenova.it

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