Un semplice incidente
“Un semplice incidente”, film vincitore della Palma d’oro a Cannes 2025, giovedì 23 ottobre alle ore 21.15 sarà in anteprima al cinema City(vico Carmagnola 9, Genova, tel.
“Un semplice incidente” racconta come un fatto imprevisto e in apparenza lieve, possa diventare la scintilla di una catena di conseguenze sempre più travolgenti. Padre, madre e figlioletta percorrono di notte una strada in auto quando un cane finisce sotto le ruote. Ciò provoca un danneggiamento al veicolo che costringe ad una sosta per la riparazione temporanea. Un uomo che si trova sul posto cerca di non farsi vedere perché gli è parso di riconoscere nel conducente dell'auto un agente dei servizi segreti che lo ha sottoposto a violenza in carcere. Riesce successivamente a sequestrarlo ed è pronto a seppellirlo vivo quando gli viene il dubbio che si tratti di uno scambio di persona. Cercherà conferme in altri che, come lui seppure in misure diverse, hanno subito la ferocia dell'uomo. Un film di denuncia, eppure condotto sul filo dell’ironia e della comicità amara.
Panahi lo ha girato clandestinamente, senza il permesso ufficiale del governo iraniano. Per la sua attività artistica, il regista iraniano ha subito più volte il carcere. A metà del 2009 viene arrestato nel cimitero di Teheran, dov’era per una visita funebre. Rilasciato dalle autorità, subisce la confisca del suo passaporto e gli viene proibito di lasciare il proprio paese, nonostante dovesse partecipare nel febbraio 2010 al Festival di Berlino. Arrestato nuovamente il primo marzo, viene prelevato con quindici suoi amici, sua moglie Tahereh Saidi e la figlia Solmaz Panahi da poliziotti in borghese e poi condotto alla prigione di Evin. La maggior parte di loro vengono rilasciati, tranne Panahi che rimane in carcere più a lungo. Nel luglio 2022 è di nuovo arrestato e condannato a sei anni di prigione con l’accusa di propaganda contro il regime iraniano. Viene rilasciato su cauzione nel febbraio del 2023. Due mesi dopo esce dall’Iran per la prima volta dopo 14 anni, grazie alla rimozione del divieto di espatrio e va in Francia, dove partecipa al Festival di Cannes. Panahi ha conosciuto la pressione del governo iraniano che descrive in “Un semplice incidente”, e non ha dimenticato gli interrogatori bendato davanti a un muro con un inquirente alle spalle che non smetteva di fargli domande sul perché nel suo cinema non si limitava a mostrare quanto fosse bella la società del suo Paese.
Chi è il regista Jafar Panahi
Jafar Panahi, nato nel 1960, è uno dei più noti registi iraniani, nonché tra i più apprezzati in tutto il mondo. Ha vinto la Caméra d’or al Festival di Cannes nel 1995 con il film “Il palloncino bianco” e il Leone d’Oro a Venezia nel 2000 con “Il cerchio”. Fra i suoi film sono da citare, inoltre, “Oro rosso” (Premio della giuria Un certain regard a Cannes 2003), “Taxi Teheran” (Orso d’oro a Berlino 2015), e “Gli orsi non esistono” (Premio speciale della giuria a Venezia 2022).
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21.15