Tre volte Pop-Ita/Usa/Dicó
Un dialogo tra i grandi maestri della Pop Art, Andy Warhol e Dicó, per celebrare i 70 anni della Galleria d’Arte Guidi. Si intitola “TRE VOLTE POP- Ita/Usa/Dicó”, l’esposizione che la galleria Guidi ha scelto per aprire la stagione espositiva. Insieme alle opere di Adami, quelle di Angeli, Ceroli, Festa, Mambor, Rotella, Schifano, Tadini, Warhol e Dicó, in un percorso che intreccia tradizione e contemporaneità, storia e innovazione. Con “Tre volte Pop”, la Galleria Guidi rende omaggio alla forza rivoluzionaria della Pop Art e alla sua capacità di parlare, ancora oggi, a pubblici diversi, trasformando l’arte in un linguaggio vivo e universale.
Nell’opera “Omaggio a Basquiat”, dell’artista internazionale Dicò che la Galleria Guidi ha selezionato per esaltare l’originalità e unicità nel fondere la pop art e la street art, l’artista romano rilegge l’universo del genio newyorkese attraverso il proprio linguaggio materico e contemporaneo, trasformando la tela in un’esplosione visiva. usando il fuoco come strumento espressivo. Con una tecnica innovativa che unisce combustione e luci a LED, Dicò trasforma materiali comuni in immagini iconiche della cultura pop. Le sue creazioni hanno affascinato star di Hollywood come Sylvester Stallone e Morgan Freeman, portando la sua arte in tutto il mondo. L’opera cattura subito lo sguardo: arancioni incandescenti, gialli vibranti, rossi intensi, viola e neri si intrecciano in una danza di contrasti, amplificati dalla presenza dei neon che corrono lungo la cornice. Un dettaglio scenico che accentua l’impatto energetico dell’opera quasi fosse un cuore pulsante di luce.
L’opera di Andy Warhol “Unidentified Woman”, proveniente da una collezione privata, regala l’emozione di ammirare il lavoro di uno degli artisti più iconici ed influenti del ‘900. “Unidentified Woman”, un volto senza nome, nessuna storia, solo immagine: essenziale, intensa, magnetica. Non chiede di essere capita — si impone. Warhol non ritrae: trasforma. Eleva l’anonimo, azzera la fama. In questo volto c’è tutto: il mistero, la forza, la bellezza dell’ignoto. Un’icona nata dal nulla — eppure impossibile da ignorare. Inserita nel percorso di “Tre volte Pop”, questa presenza sottolinea il dialogo internazionale tra la Pop Art americana e le esperienze italiane, confermando l’attualità del messaggio warholiano.
La mostra si inserisce all’interno del programma di Genova START 2025, che quest’anno propone una doppia notte bianca delle gallerie d’arte – venerdì 3 e sabato 4 ottobre – con un percorso diffuso che animerà il centro storico con pittura, scultura, installazioni e fotografia. L’esposizione presso la Galleria Guidi sarà aperta al pubblico dalle 18 alle 23 in entrambi i giorni della manifestazione.
Tra i maestri italiani che hanno segnato la storia del Pop e delle sue declinazioni all’ interno del percorso della mostra troviamo Valerio Adami (1935), il linguaggio visionario e politico di Franco Angeli (1935-1988), le sperimentazioni di Mario Ceroli (1938), un tuffo nel clima concettuale degli anni Sessanta con Renato Mambor (1936-2014) e la sezione dedicata ai pionieri del decollage vede protagonista Mimmo Rotella (1918-2006). Grande spazio è riservato a Mario Schifano (1934-1998), figura cardine della scena pop italiana. Tano Festa ed Emilio Tadini concludono percorso.
Fondata nel 1955, la Galleria Guidi è una Bottega Storica di Genova e rappresenta oggi un punto di riferimento nel panorama culturale e artistico della città. Con alle spalle settant’anni di attività e tre generazioni alla guida, la galleria rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per il panorama artistico cittadino e nazionale. Le sue origini risalgono agli anni Quaranta, in un ampio spazio di Piazza De Ferrari. Nel 1955 Aldo Guidi fondò ufficialmente la Galleria d’Arte Guidi in Via XX Settembre, rafforzando il ruolo della famiglia all’interno del tessuto culturale della città. Dopo la scomparsa prematura del fondatore, nel 1960, l’attività passò a Elsa Comparini Guidi, ricordata come “l’amica degli artisti” per la sua capacità di valorizzare i pittori liguri e nazionali attraverso mostre di grande successo. Negli anni successivi, il figlio Guido Guidi, affiancato dalla sorella Martina e in seguito dal nipote Chico Schoen, trasferì la sede nel cuore del centro storico, tra Via David Chiossone e Vico Falamonica, dove la galleria continua a operare ancora oggi. Oggi, sotto la direzione di Margherita Guidi, rappresentante della terza generazione, la galleria prosegue la sua missione con lo sguardo rivolto al futuro: promuovere l’arte moderna e contemporanea con la stessa passione e la stessa serietà che ne hanno fatto, in settant’anni di storia, un simbolo di Genova e della sua tradizione culturale. Il fascino del luogo è accresciuto dalla cornice architettonica: un palazzo storico arricchito da un portale rinascimentale attribuito a Pace Gaggini, testimonianza della grandezza della famiglia Doria e meta di visitatori da tutto il mondo. Nel tempo, la Galleria Guidi ha saputo rinnovarsi senza perdere le proprie radici, coniugando tradizione e innovazione, ospitando artisti di rilievo e mantenendo vivo il dialogo con la scena nazionale e internazionale attraverso fiere e progetti culturali. Questo percorso ha contribuito a consolidare l’identità della galleria come custode del patrimonio artistico, oltre che come spazio di incontro e confronto tra generazioni.
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Orari:
18:00-23:00