Edificato intorno al 1563 su commissione dei fratelli Andrea e Gio. Batta, appartenenti alla famiglia Spinola del ramo di Vergagni, terzo palazzo della famiglia in Strada Nuova, passò ai Doria, gli attuali detentori, nel 1723.

Il possente volume cubico affaccia imponente sulla via , mentre l’organizzazione spaziale del piano terreno è fondato sul cannocchiale ottico, che mette in comunicazione visiva diretta il giardino con l’atrio, passando per il cortile, dal quale è separato attraverso un diaframma colonnato che gira tutto attorno.

Il bombardamento navale voluto dal Re Sole nel 1684 provocò ingenti danni all’edificio, che vide la ricostruzione della facciata e un generale rifacimento dei suoi spazi. All’interno si distinguono decorazioni ad affresco, realizzate da Andrea Semino, totalmente dedicata alle imprese della famiglia Spinola.

Nella volta di uno dei salotti laterali sono visibili testimonianze di Luca Cambiaso. Ancora oggi, benché molto meno ricca di quanto testimoniato in passato, il palazzo ospita una notevole quadreria, con preziosi esempi di scuola veneta e genovese tra il XVI e il XVII secolo.