Genova dei Presepi
Genova dei Presepi
“Nessun presepio qui è uguale a un altro…tutti differiscono in grandezza, in ricchezza. Qualcuno è un capolavoro di buon gusto e di ingegnosità. I presepi genovesi sono la gioia del Natale…Qui il Natale non ha perduto il significato originario. E’ unicamente la festa dell’infanzia e della speranza per gli uomini di buona volontà. Il presepio è il trionfo dei genovesi.” (Henry Aubert, Villes et gens d’Italie, Parigi 1923). Così scriveva, quasi un secolo fa, un illustre visitatore d’Oltralpe. E se Il Natale genovese non può che avere inizio dai suoi presepi tradizionali, ecco una rassegna dei più notevoli, in attesa che le condizioni generali possano consentire di visitarli dal vivo.
Presepe del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara
Il presepe del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, detto “La Madonnetta” è senza dubbio uno tra i più suggestivi presepi genovesi e presenta storiche statuine (databili dal XVII al XIX secolo) in un’ambientazione assai scenografica della Genova antica. Il santuario è raggiungibile utilizzando la funicolare che dal centro cittadino (Largo Zecca), sale verso le colline del Righi, scendendo alla fermata “Madonnetta”. Il viaggio in funicolare offre senza dubbio un’occasione unica per godere di suggestive viste “verticali” tra le case e il mare.
Presepe del Museo dei Cappuccini
Da non perdere anche il presepe biblico animato di Franco Curti presso l’Auditorium del Museo dei Beni Culturali Cappuccini di Genova, presepe meccanico con 150 statuine in movimento e i quasi 40 metri quadrati di scene e ricostruzioni paesaggistiche di Betania, di Gerusalemme e Betlemme al tempo di Gesù. Incornicia i presepi una rassegna di dipinti di grandi maestri dalla fine del Quattrocento alla seconda metà del XVII secolo.
Data l'attuale chiusura di tutte le sedie espositive a causa dell'emergenza sanitaria, il presepe è visitabile online nella Galleria virtuale della mostra "Presepiamo" sul sito del Museo.
Il presepe dell’Accademia Ligustica
Pervenuto all’Accademia nel 1874, con il lascito dell’erudito e collezionista genovese Antonio Merli, il manufatto fu registrato come “piccolissimo presepe intagliato in avorio”. In realtà il presepe è opera di Johann Baptist Cetto (1671ca- 1738) un ceroplasta bavarese di origine italiana il quale, con una tecnica prodigiosa, rappresentava minuscole scene assai ricercate dai collezionisti di tutta Europa e conservate nelle più esclusive wunderkammer dell’epoca.
Data l'attuale chiusura di tutte le sedie espositive a causa dell'emergenza sanitaria, un video dedicato al presepe sarà online sui canali social - Youtube e Istagram - e sul sito dell'Accademia.