Genova al tempo di Rubens. Vedute di una città superba
Genova al tempo di Rubens. Vedute di una città superba
A cura di Andreana Serra.
Quando Rubens, nei primi anni del â600, cominciò a frequentare Genova, sapeva di entrare in un luogo di grande prestigio, con una immagine e una fama consolidata in ogni contrada dâEuropa e del Vicino Oriente, crocevia internazionale, abitata da uomini che avevano accumulato grandi ricchezze e che trattavano intensamente affari con i suoi connazionali.
Quando Rubens, nei primi anni del â600, cominciò a frequentare Genova, sapeva di entrare in un luogo di grande prestigio, con una immagine e una fama consolidata in ogni contrada dâEuropa e del Vicino Oriente, crocevia internazionale, abitata da uomini che avevano accumulato grandi ricchezze e che trattavano intensamente affari con i suoi connazionali.
Sicuramente, dunque, aveva in mente la cittàche disegnatori, viaggiatori, pittori avevano rappresentato, ma lâincontro diretto con le sue vie, i suoi palazzi e i suoi cittadini fu cosi forte e segnò così profondamente la sua sensibilitàe il suo gusto che egli stesso ne fu uno dei più importanti divulgatori, tanto da intraprendere unâ operazione editoriale di grande fortuna e pregio, dal titolo Palazzi di Genova (1622).
La mostra è un viaggio attraverso le rappresentazioni di Genova dal 1500 fino al 1700. I visitatori potranno immergersi in un racconto evocativo e realistico insieme, in cui le immagini di monumenti, porto, guerre, piazze, palazzi, scorci ormai perduti ripercorrono i volti di Genova e le interpretazioni degli artisti che la immortalarono nelle loro opere. Suggestioni visive per immaginare la cittàche Rubens visitò, frequentò e amò.
I temi principali in cui si snoda il percorso espositivo:
La trés célèbre cité de Gênes. Per un lungo periodo, dallâalba della produzione editoriale fino ai primi decenni del XVIII secolo, lâimmagine diffusa della cittàdi Genova sottolineava la felice impostazione scenografica della sua posizione naturale. Le raffigurazioni più antiche, tutte riprese dal largo, evidenziano lâarco portuale e la conformazione della cittàracchiusa tra mare e monti.
I trionfi e le allegorie. Liguria trionfante delle principali nazioni del mondo; Real grandeza della serenissima Repubblica di Genova: sono molti i volumi antichi di letteratura apologetica che recano bellissime incisioni di pittori e artisti quali Domenico Piola o Luciano Borzone con rappresentazioni allegoriche della Liguria.
Uno sguardo dâinsieme. Le riproduzioni in grande formato della Pianta di Genova di Giacomo Brusco e della veduta La famosissima e nobilissima cittàdi Genova di Alessandro Baratta a confronto.
Dal mare e sul mare: mura, porte, vascelli, guerre. Le mura cinquecentesche mutano il rapporto della cittàcon il suo mare. La cortina difensiva si estende sul litorale, imponente, chiudendo al suo interno lâinfilata dei maestosi palazzi. Grandi vascelli solcano le acque antistanti. Il mare è teatro da sempre per Genova di guerre e di conquiste, di grandi imprese e di annose guerriglie.
In città: le strade nuove e i palazzi, le chiese, le piazze. Il grande evento urbanistico che interrompe e rinnova lâaspetto della cittàmedievale è la costruzione delle vie nuove (Strada Nuova e via Balbi) e con esse tutto il centro cittadino è percorso da un fermento di trasformazione, alla ricerca di modernità, spazio e decoro.
I sobborghi e le ville. Il palazzo del principe Doria, le ville di Sampierdarena e del ponente cittadino, Albaro. Luoghi di svago e vacanza, un tripudio di eleganza e magnificenza.
La fine del secol dâoro. Maggio 1684. La flotta di Luigi XIV, il Re Sole, pone la cittàsotto un violento bombardamento, costringendo Genova ad abbandonare il tradizionale orientamento filospagnolo per diventare un satellite della Francia.
Le opere esposte provengono dalle collezioni del Centro DocSAI del Comune di Genova. Il Centro di Documentazione per la Storia, l'Arte e l'Immagine di Genova, con sede nelle Dipendenze di Palazzo Rosso,