Un giardino Zen tra artificio e natura.
Un intreccio di rami dipinti a colore verde acido fluo o ricoperto di alluminio, circondato da un giardino di cristalli di sale.
Location: Parco di Villa Croce, belvedere in asfalto a sinistra del fronte villa
Filosofia dell’opera
Allestimento monocromatico, astratto, fuori dal tempo. Assoluto.
Perché non vincolato all’apparenza, semplice spazio vuoto da visitare con la mente
Non descrittivo, non decorativo, così vengono spesso descritti i giardini ZEN; uno spazio che aiuta alla riflessione alla pace interiore, conduce alla serenità d’animo, stabilisce una relazione tra l’essere umano e il suo ambiente.
Dallo Shintoismo Giapponese un giardino "aturocentrico".
Biografia
Koss nato in Italia e diplomato all'Accademia di Belle Arti di Genova, ha lavorato in Europa, Russia, Cina e Giappone. Artista visivo e performer dal 1978, opera su diversi livelli espressivi (fotografia, video, installazioni, performance) senza perdere l'unità essenziale della gravità poetica sul rapporto tra "sé e l'altro", sviluppato ed presentato nella sua aperta contraddizione tra realtà e apparenza, artificio e natura. Interessato alla metafora tra "corpo politico" e "corpo sociale" nell'ambiguità del tempo contemporaneo, PierPaolo Koss non squarcia il proprio corpo come una tela di Fontana, non incide la propria carne per dimostrare l'immortalità attraverso lo zampillare rosso vivo del flusso vitale; esprime i limiti fisici attraverso rallentamenti dell'azione e meravigliosi movimenti del corpo, che catalizzano lo sguardo di chi guarda con astuzia e delineano le più diverse mappe del reale. Koss ha sempre lavorato per la creazione di identità mutevoli, in continua trasformazione, utilizzando il corpo come mezzo e non come fine, un campo di battaglia con forti limiti biologici.
