Bambu
Il 23 e 24 ottobre al Teatro del Ponente torna a Genova, nell’ambito di Resistere e Creare, Roberto Castello con BAMBU, un suo progetto nato per favorire la circolazione di artisti e danzatori provenienti dall’Africa subsahariana e sviluppare relazioni culturali con l’Africa su basi di concreto reciproco rispetto, offrendo al pubblico l’occasione di incontrare pensiero e opere di artisti che lavorano in contesti culturali e sociali profondamente diversi da quelli europei.
Due serate di danza e teatro contemporanei, un terreno di incontro tra differenti visioni del corpo, del movimento e della scena per aprire nuovi orizzonti alla danza contemporanea superando confini geografici, estetici e culturali.
Nelle due serate verranno presentati i tre lavori selezionati per questa prima edizione del progetto.
La selezione è stata effettuata chiedendo ad alcuni direttori ed ex direttori di festival e rassegne africani di proporre una breve lista di lavori da candidare alla programmazione nei teatri italiani; in seguito un gruppo informale di 10 programmatori italiani ha ulteriormente selezionato le proposte scegliendo tre lavori.
Tre assoli molto diversi, a testimoniare come i linguaggi del teatro contemporaneo occidentale si stiano arricchendo attraverso l’incontro con le diverse culture tradizionali e con i problemi sociali e politici che gli artisti africani, e non solo loro, si trovano ad affrontare nella loro quotidianità.
Lontano dall’idea di una danza codificata secondo canoni occidentali, BAMBU si fonda sulla volontà di decostruire i presupposti eurocentrici che spesso dominano il panorama contemporaneo, restituendo centralità e dignità alle pratiche artistiche africane, non come elementi “esotici” da integrare, ma come prospettive autonome, vive ed attuali.
Chi è Roberto Castello
Roberto Castello è tra gli iniziatori della danza contemporanea in Italia e con ALDES, l'associazione che dirige, produce spettacoli e cura il progetto SPAM! - rete per le arti contemporanee, che ospita residenze artistiche e programmazioni multidisciplinari di danza, musica e teatro in provincia di Lucca.
Ha insegnato per 10 anni coreografia digitale all’Accademia di Belle Arti di Brera a Milano ed è l'ideatore di “93% - materiali per una politica non verbale”, una piattaforma di riflessione, confronto, e scambio sul linguaggio non verbale.Nel 2021 Altreconomia pubblica “Trattato di economia – Riflessioni semiserie sulla dimensione economica dell’esistenza”, scritto con Andrea Cosentino e partecipa alla pubblicazione del volume “Nel migliore dei mondi possibili. Intorno all'opera di Roberto Castello” curato da V. Valentini, C. Pirri e V. Vannucci, ed. Ephemeria.
Si è sempre battuto per un sistema dello spettacolo equo, efficiente e sostenibile.
Premio UBU nel 1985, 2003, 2018, 2022.
Il dettaglio dei 3 assoli
- Julie Iarisoa / “Un voyage autour de mon nombril”
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coreografa e danza Julie Iarisoa
testo Julie Iarisoa
creazione musicale Odon Rakotoarisoa
occhio esterno Patrick Acogny
residenze Studio Maray, Ecoles des Sables Sénégal, Institut Français de Madagascar
sostegno alla creazione Institut Français attraverso il programma “Résidanses”Un voyage autour de mon nombril denuncia l'ingiusta difficoltà di viaggiare per i cittadini malgasci ma è anche il tentativo di rispondere a questa situazione- “Se per noi è difficile viaggiare da un Paese all'altro o da una città all'altra, approfittiamo dell'opportunità di viaggiare all'interno di noi stessi”-.
Con questo assolo, Julie Iarisoa affronta il tema della solitudine dell’isolamento, in cui l’isola diventa metafora della condizione umana.
In un palcoscenico disseminato di barchette di carta – echi tragici delle traversate di cui si parla ogni giorno –un corpo immobile in una lenta tensione si elettrizza, per poi esplodere in movimenti sempre più intensi.
Un flusso, in cui danza e musica si fondono fino al parossismo, alternando momenti di frenesia a sospensioni cariche di respiro, tra speranza e disillusione.
BIO
Julie Iarisoa fin da bambina frequenta corsi di danza classica, moderna, tradizionale, urbana e contemporanea. Nel 2007studia al CMDC in Tunisia e frequenta l'Ecole Des Sables in Senegal nel 2009 e nel 2012. Ha all'attivo una ventina di lavori coreografici presentati in Africa, Europa e Asia. Nel 2010 al festival Danse L'Afrique Danse in Mali ha vinto il Puma Creative Prize for women choreographers con il suo pezzo Sang couleur per 4 danzatori.
Dal 2004 dirige la compagnia di danza Anjorombala e dal 2015 il Maray Dance Studio. È promotrice e direttrice artistica di numerosi eventi di danza in Madagascar, tra cui dal 2022 il Festival Internazionale Evasion Danse e dal 2015 il programma di formazione Danse pour tous. Ha creato lo stile La Danse Maray, che insegna dal 2008.
- Humphrey Maleka / “Naka tša go rwešwa”
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coreografia Humprey Maleka
interpretazione Humphrey Maleka
regia Sello Pesa
visuals Seba Visuals
produzione in collaborazione con il Goethe Institute – Sudafrica“Un giorno d'estate del 1886 due cercatori scoprirono l'oro in una fattoria del Transvaal chiamata Langlaagte. L'oro non era una novità per il Transvaal, gli africani lo estraevano già da secoli”
- A people history of South Africa: Gold & Workers 1886 - 1924 vol. 1 - Luli Callinicos
Naka tša go rwešwa prende il via dalla parola “scoperta”, le “scoperte” fatte dagli stranieri in Africa e dalla violenza simbolica e concreta con cui, dopo tali scoperte, sono stati imposti nuovi nomi a persone, luoghi ed oggetti.
Nomi che intendevano cancellare storie, significati, identità.
BIO
Nato e cresciuto a Soweto, Johannesburg, Humphrey Maleka inizia a danzare da giovanissimo apprendendo la pantsula e altre forme di danza delle township. Dal 1991 si avvicina alla danza afro-fusion e contemporanea.
Nel 2006 entra nel programma formativo di Ntsoana, compagnia di cui diventa poi membro stabile e di cui è attualmente direttore delle prove.
Si è esibito con la compagnia in festival come Dance Umbrella, Arts Festival, Jomba! Contemporary Dance Experience, National Arts Festival, e in tournée in Mozambico, Paesi Bassi, Germania, Francia, Svizzera, Turchia, Tunisia e Stati Uniti.
L’assolo Naka tša go rwešwa è stato presentato al GoetheonMain, all’interno dell’In House Project, e al Dance Umbrella.
Il suo linguaggio coreografico parte da giochi tradizionali che si intrecciano con quelli moderni: il gioco come base del movimento e strumento per rendere accessibili temi complessi.
- Aziz Zoundi / “Chute Perpetuelle”
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coreografia e interpretazione Aziz Zoundi
assistente alla coreografia Kafando Idrissa dit Vicky
musica France Treichler
luci e suono Daouda Zerbo
video Eric Sanou
costume Aziz Zoundi
produzione associazione tilgdo / cie zoundiAziz Zoundi proviene dal Burkina Faso, un paese in cui diventare un artista è molto difficile, soprattutto se si proviene da una famiglia che osteggia apertamente questa strada. Solo una zia gli ha riconosciuto il suo sostegno, diventando per lui un pilastro, una fonte di forza e speranza lungo tutta la sua formazione.
In seguito alla sua morte “Chute Perpetuelle” nasce come gesto di cura e memoria; un tentativo di elaborare il dolore, portando sulla scena la cicatrice di quella “caduta”.
Un lavoro che rivela quel momento fragile in cui, nella vita, siamo costretti a fare delle scelte e ad affrontarne le conseguenze.
BIO
Aziz Zoundi è nato nel 1993 a Ouagadougou, Burkina Faso. Si è diplomato in danza contemporanea presso il Centre de Développement Chorégraphique CDC La-Termitière di Ouagadougou, Burkina Faso. Ha inoltre frequentato l'Ecole des Sables in Senegal e il Centre de Développement Chorégraphique CDC La-Termitière in Burkina Faso. Ha come danzatore ha effettuato tournée in America e in Europa. Nel 2024 ha inoltre danzato nella tournée mondiale della ripresa di The Rite of Spring di Pina Bausch, prodotta dalla Pina Bausch Foundation, Sadler's Wells (Londra) e École des Sables (Toubab Dialaw, Senegal).
Informazioni
BIGLIETTI
BAMBU: intero 15 euro; under 28 10 euro
La biglietteria del Teatro della Tosse è in piazza R. Negri 4; risponde al numero 0102470793 ed è aperta da martedì a sabato dalle ore 15.00 alle ore 19.00; la domenica, in caso di spettacolo dalle ore 15.00.
Il Teatro del Ponente è in piazza Odicini 4, Genova Voltri. La biglietteria è aperta da martedì a venerdì dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi da un’ora prima dello spettacolo.
Tel. Biglietteria 0102470793 -Tel. Uffici 0102487011
E-mail promozione@teatrodellatosse.it
Aggiornamenti sul programma, gli orari e promozioni sempre disponibili sul sito teatrodellatosse.it
INTORNO ALLO SPETTACOLO:
Sabato 24 Ottobre - ore 17 – Università di Genova – Aula 9 – Via Balbi 2
Nell’ambito del ciclo Per un Lessico delle Arti performative
CHEZA – Seminario con Roberto Castello
Cheza in lingua swahili, la lingua nazionale di molti paesi dell’Africa Orientale nonché la lingua di origine bantu più parlata al mondo – significa ballare, suonare, giocare, anche giocare d’azzardo; a seconda del contesto può assumere infinite altre sfumature di significato.
Cheza è eleganza, gioco, sensualità e sintona con il momento.
Nel sud del Mozambico si sente spesso usare questa parola quando si eseguono danze tradizionali per incitarsi a vicenda ed evitare che il ritmo e l’energia calino.
Info utili
Orari:
20:30