Tra vicoli, focaccia e artigiani

Genova non è una città da attraversare in fretta. Il suo centro storico — il più grande d’Europa — è un dedalo di vicoli, storie, odori e dettagli che si svelano solo a chi ha voglia di rallentare. In questo articolo ti portiamo con noi: una giornata intera nel cuore della Superba, dalla colazione alla merenda, con gli occhi puntati su ciò che rende Genova così unica.

Colazione nei caruggi

La giornata inizia con calma. Nel centro storico, il rumore del traffico è lontano, e la luce filtra tra i palazzi alti. Una sosta in una caffetteria di Sottoripa o nei pressi di Via San Lorenzo è d’obbligo: caffè espresso, cornetto, oppure — per chi vuole fare come i genovesi — una fetta di focaccia tiepida da inzuppare nel cappuccino.

Sembra strano, ma qui è la normalità. E il profumo del pane appena sfornato ti seguirà ovunque.

Passeggiata tra storia e meraviglia

Con la pancia piena e i sensi già coinvolti, ci si addentra tra i caruggi, quei vicoli stretti e vivi che sembrano usciti da un’altra epoca.

Prima tappa: la Cattedrale di San Lorenzo, maestosa e piena di contrasti, con la sua facciata in bianco e nero e i suoi leoni di pietra. Da lì si prosegue verso Piazza San Matteo, dove il tempo sembra essersi fermato, e poi si sale verso Via Garibaldi, la “Strada Nuova” dei Palazzi dei Rolli, Patrimonio UNESCO. Anche solo vederli da fuori è un’esperienza che lascia il segno.

Qui ogni portone, ogni lastra di ardesia, ogni scala in pietra ha qualcosa da raccontare.

Pranzo con cucina genovese

È ora di sedersi a tavola. Nascoste tra i vicoli, le trattorie del centro offrono piatti della tradizione a base di ingredienti semplici e intensi.
I più noti? Le trofie al pesto, ovviamente, ma anche la farinata, le acciughe ripiene o lo stoccafisso accomodato.

Qui si mangia con calma, spesso in ambienti piccoli, con tavoli in legno e tovaglie a quadretti. Il servizio è familiare, l’atmosfera è vera.

Botteghe e scoperte

Dopo pranzo, il pomeriggio prosegue tra le vie di Soziglia, Campetto e Via della Maddalena.
Questo è il regno dell’artigianato genovese: cartolerie storiche, botteghe di gioielli, laboratori di stoffe, profumi, libri antichi. Qui si respira ancora un senso di manualità, di lentezza, di autenticità.

Ogni negozio ha una storia, spesso tramandata da generazioni. Fermati a curiosare, chiacchiera con i bottegai, tocca con mano ciò che vedi: fa parte del viaggio.

Merenda genovese: focaccia o panera?

Nel pomeriggio, quando i passi iniziano a rallentare e la luce diventa più dorata, arriva il momento della merenda.
La scelta è duplice:
Focaccia (sempre lei), magari in una versione dolce, con uvetta o zucchero
Oppure panera, un semifreddo al caffè nato a Genova nell’Ottocento, cremoso e fresco, perfetto per ricaricarsi

Sedersi in una piazzetta, con qualcosa di buono tra le mani e il brusio del centro intorno, è una delle esperienze più semplici e belle che puoi fare.

Il rientro, con un pezzo di Genova in tasca

La giornata si chiude con una passeggiata verso il Porto Antico o tra le vie di Piazza delle Erbe, dove iniziano ad accendersi le luci dei locali.
I vicoli cambiano volto: diventano più silenziosi, più caldi, quasi poetici. Si sente il rumore dei passi, le prime chitarre, il suono delle sedie spostate nei dehors.

È tempo di rientrare, ma Genova ti resta addosso. Ti entra nelle scarpe con i suoi saliscendi, nelle mani con le sue botteghe, nel cuore con la sua anima antica e viva.