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Sputnik Sweetheart alla Sala Mercato del Teatro Nazionale di Genova
Calendary Dal 16-12-2025 al 23-12-2025

Sputnik Sweetheart alla Sala Mercato del Teatro Nazionale di Genova

 Sputnik Sweetheart - tratto dal romanzo La ragazza dello Sputnik dello scrittore giapponese Haruki Murakami - è la nuova produzione del Teatro Nazionale di Genova, la terza dall’inizio della stagione. Prima nazionale alla Sala Mercato il 16 dicembre.  

Lo spettacolo, tra i rari esempi di adattamento teatrale da romanzi o racconti dello scrittore giapponese, segna l’esordio alla regia di Francesco Biagetti, classe 1997, diplomato alla Scuola del Teatro di Genova, così come Nicoletta Cifariello, Bianca Mei, Davide Niccolini, Alfonso Pedone, Federica Trovato, Dalila Toscanelli che compongono il Collettivo Aruanda piccola cellula di ex allieve e allievi della Scuola “Mariangela Melato” del Teatro Nazionale di Genova.

Sumire è un’aspirante scrittrice, ha poco più di vent’anni, è “un’inguaribile romantica, testarda e cinica, completamente inesperta della vita e del mondo. Una volta che cominciava a parlare, poteva andare avanti anche all’infinito, ma quando l’interlocutore non le andava a genio (come le accadeva con la quasi totalità del genere umano), non apriva bocca”. Myu è una donna d’affari, quarantenne, sposata, raffinata, ricca e bella. Nel romanzo - attraverso la voce del narratore, un insegnante delle elementari senza nome, amico e confidente di Sumire (entrambi sono due persone quasi sole al mondo”) - il lettore esplora l’attrazione e l’amore tra le due donne, ostacolato da una passata esperienza di Myu, che la separa dal sesso e dal mondo, imprigionandola in una sorta di vuoto esistenziale. Per Sumire è il primo innamoramento: “la sua vita monotona e il suo piccolo mondo vengono messi sottosopra da questa novità senza precedenti”. Tra viaggi in Italia e in Grecia, riusciranno Sumire e Myu ad incontrarsi, o faranno come il satellite Sputnik, condannato a vagare per sempre nello spazio?


La scena ideata da Lorenzo Russo Rainaldi ci porta in un non-luogo: uno strano parco giochi abbandonato in cui campeggia una cabina telefonica priva di plexiglass, panche di ferro e un grande scivolo. È un luogo infantile svuotato, un ricordo deformato, che conserva l'eco dell'infanzia senza offrirne più la protezione. Tutti i personaggi sono sempre presenti in scena. Le conversazioni, come nel romanzo, si intrecciano senza soluzione di continuità: ho scelto per l’adattamento questa forma assieme ad Alfonso Pedone, per restituire la sensazione della lettura, quel movimento orbitale in cui Murakami ci accompagna da un personaggio all’altro come fossero satelliti incapaci di trovare una vera traiettoria comune. La cabina telefonica diventa il centro simbolico di questo sistema: un luogo di comunicazione possibile e insieme impossibile, il punto in cui il contatto si sfiora ma non si compie.
Le luci di Francesco Traverso sostengono questa narrazione, dipingendo un mondo sospeso, rarefatto, in cui i personaggi si muovono come se galleggiassero in un sogno.
I costumi di Lorenzo Rostagno ci proiettano negli anni 90, in un’epoca che è essa stessa un confine: non esistono ancora i cellulari, la comunicazione telefonica ha un significato specifico completamente perduto con il passaggio al nuovo millennio.
Le musiche di Daniele D’Angelo sono un omaggio alle didascalie: spesso è Murakami stesso, da buon appassionato e gran conoscitore di musica, a indicare quale canzone si sente durante lo svolgimento delle scene. Ove possibile, ci siamo dati la missione di rispettare le suggestioni dell’autore. Dalla Bossa Nova di Astrud Gilberto, alle sonate di Beethoven e  il jazz di Bobby Darin. E poi ambienti sonori e incursioni elettroniche deformando il reale suono dello Sputnik, che diventa ora tappeto sonoro, ora battito del cuore. Per la sezione della storia ambientata in Grecia si parte  dalle sonorità del Sirtaki, che hanno contaminato anche le coreografie di Claudia Monti: il sirtaki, danza dell’equilibrio, del senso, dell’accettazione della vita e della morte, diventa essa stessa metafora del passaggio all’ “altra parte” - una dimensione ambigua e ambivalente, luogo di realizzazione e di pericolo.

Le maschere: il gatto e l’altro mondo
Quando non coinvolti direttamente nell’azione, gli attori indossano maschere-origami dalla forma di testa di gatto. È un’immagine che popola il palco di presenze silenziose e misteriose, figure che accompagnano la narrazione come emissari dell’altro mondo, una dimensione che in Murakami affiora costantemente tra sogno, inconscio e trauma. Il gatto – flessibile, sensuale, oscuro – è un simbolo ricorrente nella poetica dello scrittore: una creatura capace di abitare i margini, le soglie, gli slittamenti percettivi. Qui diventa la personificazione del varco, della possibilità che il reale si incrini e lasci intravedere il suo rovescio. È in quel luogo che Sumire scompare, ed è da quel luogo che emergono le visioni che segnano per sempre la vita dei personaggi.
Solitudine, comunicazione, cura
Se c’è un tema che considero centrale in La ragazza dello Sputnik è la riflessione sulla solitudine: quella inevitabile, costitutiva, che accompagna ogni essere umano. Murakami la racconta senza giudizio e senza pietà: come una condizione da accettare e attraversare. Ma allo stesso tempo il romanzo parla della necessità fragile e vitale di costruire relazioni: comunicare sinceramente, prendersi cura dell’altro, scelte che si oppongono alla deriva dell’isolamento. È in questa tensione tra mancanza e desiderio, distanza e vicinanza, che si muovono tutti i protagonisti.
Il bambino e l’origine
Nella parte finale, da molti considerata nel romanzo enigmatica se non addirittura deludente, K viene convocato in un supermercato per un piccolo furto commesso dal figlio della sua amante. Questa scena, apparentemente marginale, è per me il cuore segreto della storia. In quel bambino che ruba senza un motivo preciso c’è l’inconscio non ancora formato, il seme di un disagio esistenziale, la parte di noi che chiede attenzione, la ferita originaria che percorre tutti i personaggi della storia. Sumire, Miu, K, Nimura: tutti sono in fondo quel bambino a cui nessuno ha saputo offrire ascolto.
Creazione e sacrificio
Un altro tema fondamentale che il romanzo richiama è la natura stessa della creazione artistica. Sumire cita una frase di Kerouac: «Ogni uomo dovrebbe vivere almeno una volta l’esperienza di abitare in completa solitudine una dimora nei boschi, per scoprire di dipendere unicamente da sé e trovare la propria forza interiore.» E ancora, il narratore ricorda a Sumire che per scrivere davvero bisogna “tagliare la gola a un cane”: una metafora crudele e potentissima per spiegare che ogni atto creativo implica un sacrificio, l’accettazione di perdere qualcosa di sé per far emergere una forma nuova. Un artista, per creare qualcosa di vitale, deve uccidere qualcosa dentro di sé.

 

il progetto intorno a Sputnik Sweetheart (La ragazza dello Sputnik) si declina in tanti appuntamenti a corollario:

  • dal 16 dicembre nel foyer della sala Mercato - Esposizione di quattro preziose opere del museo d’Arte Orientale “E. Chiossone”, datate tra il 1814 e il 1869, a tema “figure e attori del teatro Giapponese dell’800”: che saranno una vera e propria Anteprima della grande mostra prevista nel nuovo anno, 2026. * l’allestimento nel foyer della sala Mercato è a cura del Museo “E. Chiossone” e del Teatro Nazionale di Genova
  • mercoledì 17 dicembre, ore 17.30 in Sala Mercato, l’Associazione Amici del Teatro Nazionale di Genova incontra la compagnia.

 A seguire una visita guidata della mostra a cura del personale del Museo Chiossone e un aperitivo offerto dall’Associazione nell’ex Sa Ristorante

  • venerdì 19 dicembre, ore 17, libreria Feltrinelli (via Ceccardi) – il regista Francesco Biagetti sarà in dialogo con la direttrice del Museo d’ Arte Orientale “E. Chiossone”, Aurora Canepari – coordina Massimo Villa. Secondo appuntamento del ciclo “Trame aperte dalle pagine al palco (ingresso libero, su prenotazione su teatro@teatronazionalegenova.it )
  • sabato 20 dicembre, dalle ore 16: il foyer della sala Mercato ospiterà Neve a Tokyo - evento a cura del Team Young Audience Development che prevede una serie di laboratori a cura della scenografa Daryna Shuliak e una merenda con Tè e dolcetti giapponesi, in collaborazione con Peter’s Tea House. Prenotazioni sul sito teatronazionalegenova.it.
  •  I partecipanti alle attività del pomeriggio possono  avere un biglietto ridotto a 10 euro
  • domenica 21 dicembre, dopo la replica pomeridiana: incontro “30 minuti fuori scena”: Francesco Biagetti e la compagnia, in dialogo con Giorgio Amitrano, traduttore dell’opera di Murakami e la direttrice del Museo d’Arte Orientale “E. Chiossone”, Aurora Canepari
  • Durante la programmazione dello spettacolo il sistema bibliotecario genovese promuove il contest: Un biglietto per il sogno – “instant win” dedicato a Murakami
  • uno spazio libri permanente nel foyer della sala mercato accoglie le opere di Murakami, a cura della libreria del teatro. 
  • Sabato 31 gennaio - due visite guidate (mattino e pomeriggio) al Museo Chiossone, a cura del personale museale per chi presenterà il biglietto dello spettacolo Sputnik Sweetheart o l’abbonamento alla stagione.
  • Biglietto d’ingresso gratuito, costo della guida 5 euro. Prenotazioni sul sito teatro@teatronazionalegenova.it;

 

Visite al museo e promozioni\biglietti: il museo Chiossone garantisce l’ingresso gratuito ai visitatori che si presentano muniti del biglietto dello spettacolo o dell’abbonamento al Teatro Nazionale. Questa formula di promozione rimane valida fino al 31 gennaio 2026, data in cui sono previste le due visite guidate. Contestualmente il Teatro Nazionale garantisce una riduzione del 50% sul prezzo del biglietto intero dello spettacolo a chi presenta un biglietto del Museo Chiossone.

Info e biglietti telefono 010 5342 720;

e-mail teatro@teatronazionalegenova.it; biglietti.teatronazionalegenova.it

 

Nell'occasione dello spettacolo le biblioteche del Sistema Bibliotecario Urbano propongono l’instant.win “Un biglietto per il sogno” mentre il Museo Chiossone esporne nel foyer della Sala Mercato quattro stampe xilografiche sul teatro giapponese.

 16 - 23 dicembre, foyer della Sala Mercato

Esposizione di quattro preziose opere del museo d’Arte Orientale “E. Chiossone”, datate tra il 1814 e il 1869, a tema Figure e attori del teatro Giapponese dell’800, anteprima della mostra prevista nel 2026. Le stampe raffigurano noti attori di teatro kabuki (yakushae) che si esibiscono nei loro personaggi più celebri  e appartengono al genere ukiyoe, una tipologia di stampa xilografica che ritrae le “immagini del mondo fluttuante”, sviluppatasi in Giappone a partire dalla seconda metà del Seicento e che continuò ininterrottamente fino alla fine dell’Ottocento. Protagonista della produzione ukiyoe è il “mondo fluttuante” della nuova borghesia cittadina, chōnin; una classe di emergente ricchezza economica, che permette di diffondere e creare un’espressione artistica completamente diversa dalla raffigurazione dell’aristocrazia di corte e feudale, e rappresentava perfettamente la vivacità di interessi e intrattenimenti della vita di città, in particolare della capitale, Edo, l’attuale Tokyo di cui le rappresentazioni teatrali, con gli attori di maggior successo, erano protagoniste.

 

Le opere esposte

 

Immagine che contiene dipinto, Viso umano, testo, illustrazione

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Soggetto: Attore Bandō Hikosaburō V nel ruolo di Kirare Yosaburō (Yosa lo sfregiato)Autore: Kunichika Toyohara. Oggetto: xilografia policroma ukiyoe, stampa su carta. Data: 1869. Inventario n.: S-3012

 


Soggetto: L'attore Nakamura Matsue III nella parte della cortigiana Akoya; dalla serie "Ōatari kyōgen no uchi" (Soggetti ripresi da rappresentazioni di gran successo). Autore: Utagawa Kunisada. Oggetto: xilografia policroma ukiyoe, stampa su carta. Data: 1814-15. Inventario n.: S-1396

 


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Soggetto: Scena teatrale dall’opera 'Kanjincho', con gli attori Ichikawa Kodanji nel ruolo di Togashi Saemon, Ichikawa Danjuro VIII nel ruolo di Musashibo Benkei, e Bando Takesaburo nel ruolo di Minamoto no Yoshitsune, travestito da contadino. Autore: Utagawa Kuniyoshi (1798-1861). Oggetto: xilografia policroma ukiyoe, stampa su carta. Data: 1849. Inventario n.: S-1737

 

 

Immagine che contiene dipinto, Viso umano, arte, disegno

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Soggetto: Nakamura Fukusuke I nel ruolo di Ōhara Takematsu, dalla serie Specchio di immagini alla moda per tessuti a rilievo. Autore: Utagawa Kunisada detto Toyokuni III. Data: 1860. Oggetto: xilografia policroma ukiyoe, stampa su carta. Inventario n.: S-3114

 

Un biglietto per il sogno – Instant win poetico Murakami - Dal 15 al 19 dicembre

Un contest poetico per accompagnare il pubblico verso Sputnik Sweetheart. Il Sistema Bibliotecario Urbano di Genova presenta Un biglietto per il sogno – Instant win poetico Murakami, un contest poetico realizzato in collaborazione con il Teatro Nazionale di Genova e il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, in occasione dello spettacolo Sputnik Sweetheart, adattamento teatrale del romanzo di Haruki Murakami.  Dal 15 al 19 dicembre accanto al bancone prestiti di ciascuna delle undici biblioteche aderenti viene posizionato un box contenente bigliettini chiusi: molti di essi riportano citazioni e frasi tratte dalle opere di Murakami, pensate per regalare un momento di sorpresa poetica ai lettori. Alcuni bigliettini saranno invece vincenti e daranno diritto a dei premi immediati: biglietti per lo spettacolo Sputnik Sweetheart del 23 dicembre, voucher per accedere gratuitamente al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, cataloghi dello stesso Museo e gadgets forniti dal Teatro Nazionale di Genova.

Ogni utente che effettua  un prestito o una riconsegna di un libro nelle date sopra indicate può pescare un biglietto (massimo un'estrazione al giorno). In caso di vincita sarà sufficiente mostrare il biglietto dello spettacolo Sputnik Sweetheart direttamente all’ingresso della Sala Mercato per accedere allo spettacolo riservato del 23 dicembre, oppure presentare il voucher del Museo Chiossone presso la biglietteria del museo per usufruire dell’ingresso omaggio.

Per tutti gli altri premi — cataloghi del Museo e gadget forniti dal Teatro Nazionale di Genova — basta rivolgersi al personale della biblioteca per il ritiro.

Semplice, immediata e capace di stimolare curiosità e partecipazione, l’iniziativa vuole creare un percorso poetico e giocoso che avvicini lettrici e lettori all’atmosfera di Sputnik Sweetheart, intrecciando letteratura, teatro e patrimonio museale. Nelle stesse giornate del contest le biblioteche del Sistema Bibliotecario Urbano allestiscono inoltre delle vetrine espositive tematiche dedicate all'opera di Haruki Murakami.

  

Información útil

Clock

Timetables:

martedì, mercoledì e venerdì lo spettacolo inizia alle ore 20:30; giovedì e sabato - 19:30;

domenica 21 dicembre - 16:00;