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Trattoria Bruxaboschi

Carte Adresse:

Via Francesco Mignone 8

Téléphone Téléphone:

info

Clock Heures

lunedì        Chiuso

martedì     19:30–00

mercoledì  19:30–00

giovedì      19:30–00

venerdì      19:30–00

sabato       12:30–14:30, 19:30–00

domenica  12:30–14:30

E-mail E-mail
info@bruxaboschi.com

Site web Site web:
https://www.bruxaboschi.com/

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Da più di 150 anni la trattoria è una vera e propria istituzione della gastronomia genovese.

E’ stata aperta da Giovanni Battista Peirano, detto il “Bruxaboschi per una sua tendenza ad essere “birichino” e veloce in tutte le sue attività, insieme alla moglie Rosa, nel 1862 nella amena località campestre di San Desiderio, meta allora delle vacanze di molti genovesi che utilizzavano per il trasporto la carrozza e i cavalli del Bruxaboschi. E ai fornelli e tra i tavoli c’è la stessa famiglia da cinque generazioni! Infatti a continuare l’attività di Giovanni Battista sono le figlie femmine, in particolare la mitica “nonna” Gemma con il marito Ernesto Sciaccaluga.

La grande Gemma ci ha lasciato alcuni anni fa e oggi la tradizione famigliare, sempre all’ombra del maestoso ippocastano che abbraccia con le sue fronde ristorante e veranda, è portata avanti dalle figlie Ada e Ivana e dai nipoti Matteo e Giovanni, che accolgono tutti con un sorriso e con la grinta di sempre.

La trattoria, che dunque ha la stessa età dell’Italia unita, e dove si respira un’atmosfera fantastica che sa di antico ed elegante, è ancora nell’edificio originario, in pietra solida, con rifiniture rustiche e con una decorazione policroma, recentemente restaurata.

All’interno, dove le stanze sono squadrate, nelle credenze dell’Ottocento, su ripiani in legno e appesi alle pareti sono in bella vista antichi strumenti ed utensili da cucina e vasellame - come zuppiere, piatti da portata e piatti di servizio Richard e Richard – Ginori, bicchieri di cristallo e vetro, pentole in rame - in parte riferibili agli inizi dell’attività.

Tanti sono gli articoli di giornale e le fotografie in sala che raccontano la vita del Bruxaboschi e anche parte della storia di Genova e d’Italia.