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Messaggio di stato

I capolavori del Museo di Sant'Agostino

Margherita di Brabante

All'interno degli spazi del chiostro triangolare e della chiesa del complesso di Sant'Agostino, nella prossima primavera aprirà un percorso dedicato alle opere medievali più significative conservate nel museo. L'eccezionalità di questo evento si deve non solo alla qualità e all'importanza dei pezzi esposti, fra cui l'Elevatio animae di Margherita di Brabante, celebre capolavoro di Giovanni Pisano, ma anche al luogo stesso dove parte di questa straordinaria selezione di capolavori verrà esposta: la chiesa medioevale, vero e proprio gioiello eretto alla fine del XIII secolo per i frati Agostiniani, e a oggi il monumento gotico meglio conservato della città.

Un nuovo, emozionante percorso espositivo

Dal 30 maggio 2024 sarà possibile godere di un percorso che da Piazza Sarzano, attraverso il chiostro triangolare, porterà all’interno della chiesa di Sant’Agostino, passando prima attraverso una sala immersiva ed emozionale dove una proiezione multimediale consentirà al visitatore di “entrare” nel Trecento genovese; e poi immergendosi in una “foresta di capitelli” (ne saranno esposti circa 60, in marmo di Carrara, emblematici dell’architettura del tempo). Dopo l’ingresso nell’immenso spazio gotico della chiesa, il percorso permetterà di conoscere la cultura, la politica, il potere, la devozione religiosa e l’autocelebrazione delle famiglie genovesi, attraverso le principali opere medioevali che la città ha conservato. La visita culminerà nell’incontro con quanto rimane del mausoleo di Margherita di Brabante, moglie dell’imperatore Arrigo VII, che si trovava nella chiesa di San Francesco di Castelletto, oggi scomparsa. L’opera, un capolavoro di Giovanni Pisano che rappresenta una delle sculture più importanti del Trecento italiano, rientra a Genova dopo un lungo periodo di restauro presso l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze

Verso il nuovo Sant’Agostino

L’allestimento delle opere più importanti del Museo nel chiostro triangolare e nella chiesa, che libererà gli spazi attorno al chiostro quadrangolare, permetterà l’inizio di fondamentali lavori sia strutturali sia impiantistici di Sant'Agostino: il museo civico che più di tutti racconta la complessa stratificazione di Genova nelle diverse epoche della sua storia, dall’età antica fino al XVIII secolo, con uno strepitoso nucleo di resti e testimonianze in particolare della sua fase medievale e rinascimentale.

La seconda fase della riapertura, entro novembre, riguarderà il deposito dei marmi: saranno esposti al pubblico gli innumerevoli frammenti scultorei e architettonici conservati nei depositi del museo. Lungo il 2025 si proseguirà con le successive fasi dei lavori, al livello del chiostro quadrangolare e al primo piano, arrivando poi al completo riallestimento delle opere e alla creazione di nuovi spazi per l’accoglienza e di servizio per i visitatori.

Sant’Agostino sarà un museo inclusivo, aggiornato nell'accessibilità e nella narrazione museografica, in grado di presentare sia ai propri cittadini sia a tutti gli altri visitatori la storia e la ricchezza artistica di Genova.