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Messaggio di stato

Goffredo Mameli

Goffredo Mameli

Goffredo Mameli nacque a Genova il 5 Settembre 1827 da un Ammiraglio della Marina Sarda e dalla Marchesa Adelaide Zoagli Lomellini.
Casa Mameli era frequentata da vari intellettuali genovesi, il che sicuramente influenzò la formazione del giovane Goffredo, come gli studi con la guida di Giuseppe Canale, alquanto attivo sul piano politico, e poi del padre scolopio Agostino Muraglia, di orientamento liberale. Iscrittosi all'Università di Genova, Mameli si avvicinò al mazzinianesimo ed entrò in rapporto con alcuni collaboratori dell'esule, fra cui Nino Bixio.
Già durante la sua giovinezza Mameli manifestò le proprie capacità letterarie, componendo poesie in un stile romantico che, dal 1847 in poi, arricchì di numerosi spunti politici. Nel settembre dello stesso anno compose l'inno “Il Canto degli italiani” il quale, musicato da Michele Novaro, sarebbe diventato l'Inno nazionale della Repubblica Italiana, più noto con il suo primo verso “Fratelli d’Italia”.

Dopo aver conosciuto Mazzini, Mameli partecipò ad alcuni fatti salienti del movimento risorgimentale.
Il 10 Dicembre 1847, in occasione della festa dello “Scioglimento del Voto” in Oregina, recitò alcune delle sue composizioni patriottiche oltre a sventolare la bandiera tricolore, malgrado la proibizione del governo. In quell’occasione la Filarmonica di Sestri Ponente eseguì per la prima volta in pubblico il “Canto degli italiani”.
Nel febbraio del 1848, partì, con trecento volontari, alla volta di Milano per aiutare i patrioti lombardi insorti contro il dominio austriaco. La rivolta fu spenta nel sangue e il Poeta tornò a Genova, dove venne in contatto con Garibaldi, di cui fu valido collaboratore.
Nel gennaio del 1849, dopo la fuga di Pio IX da Roma, Mameli fu attivo nella Città Eterna dove combatté al fianco di Bixio e di Garibaldi per difenderla dall’assedio francese.
Proprio a Roma il 3 Giugno 1849 Mameli venne accidentalmente ferito alla gamba sinistra da un compagno e il 6 Luglio morì, dopo aver subito l’amputazione della gamba, a soli 22 anni.

Ogni anno, tra il 5 e il 10 Dicembre, si celebrano le “Giornate Mameliane”, organizzate dall’Istituto Mazziniano; in quei giorni si susseguono visite a tema al Museo del Risorgimento, conferenze, concerti tematici.
Segnaliamo poi la Cerimonia ufficiale del 5 Dicembre davanti alla statua del Balilla (inizio della rivolta antiaustriaca del 1746); e lo “Scioglimento del Voto” del 10 Dicembre a Oregina (anniversario dell'Inno nazionale, eseguito per ricordare i 101 anni della liberazione di Genova dagli austriaci).