Il ritorno del Lady Inchiquin: storia di un violino perduto e ritrovato
Per oltre tredici anni, dal 2002 al febbraio 2015, il suono di Frank Peter Zimmermann è stato inseparabile dallo Stradivari Lady Inchiquin del 1711, già appartenuto a Fritz Kreisler. Acquistato dalla banca di Düsseldorf WestLB e affidatogli in prestito, era diventato la sua voce naturale.
Quando la banca fallisce, il successore Portigon Financial Services deve liquidare i beni: il contratto si interrompe e il 22 febbraio 2015 Zimmermann restituisce il Lady Inchiquin, che finisce in un limbo in attesa di vendita. Nel frattempo gli viene prestato un altro Stradivari, il “Général Dupont, Grumiaux” del 1727, prezioso ma non davvero sostitutivo. Zimmermann dirà che perdere il Lady Inchiquin è stato “come perdere la voce”.
Il colpo di scena arriva nel luglio 2016: il Land Nordrhein-Westfalen riacquista il Lady Inchiquin insieme ad altri beni artistici e la affida alla Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen – “Kunst im Landesbesitz”, che lo restituisce al suo interprete. Il violino “perduto” torna così a Zimmermann come bene culturale pubblico, non più come proprietà di una banca.
Per una città come Genova, che conosce il legame unico fra Paganini e il Cannone, questa vicenda risuona in modo speciale: anche il Lady Inchiquin è più di uno strumento eccezionale. È un frammento di memoria europea che oggi vive grazie a un patto rinnovato tra un artista e la comunità che lo sostiene.
Lunedì 1° dicembre Nicola Ferrari presenterà e introdurrà il concerto di Frank Peter Zimmermann e Dmytro Choni dalle 19:30, nella Sala Paganini del Teatro Carlo Felice.
Lunedì 1 dicembre 2025, ore 20:30 Teatro Carlo Felice - Frank Peter Zimmermann,– Dmytro Choni, - Programma: Schubert Sonatina D 385 • Webern Vier Stücke op. 7 • Schubert Variazioni su “Trockne Blumen” D 802 • Schönberg Fantasia op. 47 • Schubert Fantasia D 934
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