Salta al contenuto principale

Messaggio di stato

Artigianato

Artigianato

Le strade di Genova, nel centro storico, nelle vie attorno a Via XX Settembre, ma anche nei quartieri meno centrali, sono ricche di occasioni per osservare ancora artigiani al lavoro, trovare idee per fare o per farsi un regalo, per la nostra casa e magari anche per la nostra tavola.
È facile incontrare laboratori di ceramiche, di complementi di arredo ed oggettistica, spesso fatta a mano, fra cui spiccano gli oggetti in legno d’olivo e in ardesia, la pietra nera dei nostri monti. E poi sartorie dove è possibile farsi fare capi su misura, ma anche negozi di preziosi tessuti e di scampoli, ed esercizi magari vecchi più di un secolo che vendono tessili per la casa. Del resto, tessuti di seta venivano prodotti a Genova fin dal Trecento e nelle immediate vicinanze della città, nel Tigullio, si trovano ancora antichissime seterie. Non solo nella medievale via Orefici, possiamo trovare laboratori orafi che producono gioielli e bijoux di tutti gli stili e per tutti i gusti, dall’etnico al design (e siamo vicinissimi al paese della filigrana d’argento, Campo Ligure).
Accanto agli antiquari e ai restauratori di mobili antichi troviamo ancora falegnamerie e laboratori che producono arredamento su misura. E poi mestieri antichi: le legatorie, i liutai, gli artigiani del cuoio. Infine, il vastissimo settore della produzione alimentare artigianale. Nelle strade invase dal profumo della focaccia, dove ogni panettiere ha il suo segreto, è  facile trovare i negozi di pasta fresca, pronti a farci provare  il pesto, le trofie, i pansoti. È rimasto qualche trippaio, che ripete ogni giorno il rituale della bollitura della trippa (il brodo caldo era un balsamo per i portuali infreddoliti…).
Ci sono pasticcerie attive da più di cent’anni che ripropongono i sapori della nostra tradizione, a partire dal pandolce, dalla frutta candita, dalla torta sacripantina, dai pasticcini “quaresimali” in pasta di mandorla. Genova è poi una città ricchissima di antiche cioccolaterie, capaci di trasformare in mille modi il pregiato cacao che arrivava al porto.E il profumo di terre lontane riappare in alcune minuscole drogherie, dove le spezie, i thè, gli zuccheri, la frutta secca, gli zafferani quasi stordiscono, evocando visioni d’Oriente.