Un'idea di emancipazione nell'Italia post-unitaria ( 1868-1888)", a cura di Liviana Gazzetta direttrice della delegazione locale dell’Istituto per la storia del Risorgimento di Padova e socia della Società italiana delle storiche.
Fondamentale fu il ruolo esercitato dal mazzinianesimo nel panorama politico-ideale dell’Italia liberale in rapporto alla domanda femminile di cittadinanza, come attestano i giudizi di molte protagoniste del primo femminismo: da Annamaria Mozzoni a Emilia Mariani, passando per Gualberta Beccari, che nel suo periodico «La donna» per anni riportò in testata il famoso passo dei Doveri dell’uomo che così recita: «Cancellate dalla vostra mente ogni idea di superiorità: non ne avete alcuna», e ancor più esplicitamente: «Abbiatela eguale nella vostra vita civile e politica».
In effetti, il nucleo delle esponenti più direttamente influenzate dal mazzinianesimo svolse una funzione trainante nel primo movimento delle donne fino agli anni Ottanta del XIX secolo, spingendosi a rielaborare gli insegnamenti del Maestro in modo da ampliarne la valenza emancipativa e, non di rado, anche oltre ciò che all’interno delle stesse file mazziniane era inteso. Il volume si offre come uno strumento di conoscenza e di approfondimento intorno alla questione, con un’ampia scelta antologica a corredo.
La presentazione si tiene nella Sala Conferenze del Museo.
E' consigliata la prenotazione: museorisorgimento@comune.genova.it
Tel. 010 5576431