Maledetti architetti

Cos’è Maledetti Architetti

Maledetti Architetti è un ciclo di visite guidate, eventi ed esplorazioni urbane gratuite che ha l’obiettivo di portare alla luce il patrimonio architettonico del Novecento genovese.
Un weekend e nove location per un racconto organico che – grazie a una squadra di cultori della materia – porterà alla luce peculiarità, segreti, bellezze, storie e storia di un vasto repertorio di edifici firmati da progettisti di prima grandezza.

Perché Maledetti

Il nome di questo evento, organizzato da Comune di Genova e Fondazione Ordine Architetti Genova, prende scherzosamente spunto dal pamphlet di Tom Wolfe e descrive bene l’approccio dei genovesi verso la produzione architettonica del ventesimo secolo: un rapporto spesso conflittuale, fatto di incomprensioni, insofferenza, polemiche e rancori.
Una relazione difficile, un secolo di amore e odio, che è giunto il momento di conoscere e comprendere fino in fondo.

In questa edizione

Quest’anno, oltre a confermare alcune mete particolarmente care ai genovesi e accogliere l’entusiastica richiesta di adesione da parte di nuovi supporter, che si vanno ad aggiungere a presenze ormai consolidate, nella composizione del programma sono stati tenuti in debita considerazione alcuni avvenimenti di rilievo, quali il centenario della nascita di Piero Gambacciani, il trentennale della morte di Robaldo Morozzo della Rocca, il decennale della morte di Angelo Sibilla e la riapertura del Museo d’Arte Orientale “Edoardo Chiossone”.

 

Da venerdì 17 a domenica 19 novembre 2023.

Coordinamento staff scientifico-divulgativo: Jacopo Baccani
Direzione organizzativa: Maurizio Gregorini

  

Venerdì 17 novembre: pre-evento

TOUR A PIEDI "MADRE DEL MITO"

Fra Carignano e Sarzano, da Piazza Dante alla Marina: una camminata alla riscoperta del Centro dei Liguri, dei Giardini Baltimora e delle loro adiacenze, per ricordare ciò che fu affrancandosi da stanchi passatismi, analizzare l’eredità del Moderno senza stereotipi di comodo, e vedere nel presente i sospesi da risolvere e le potenzialità da incoraggiare.

Orari

11.00, 14.30
Speaker: Jacopo Baccani

Ritrovo

Via del Colle, angolo Via Ravasco

 

Sabato 18 e domenica 19 novembre

Le location

VILLA CANALI GASLINI

Gino Coppedé (1924-1925)

La villa che Gino Coppedè, ormai riconoscibile come l’indiscusso architetto dell’alta borghesia cittadina, costruisce a metà degli anni ’20 per Edoardo Canali, costituisce il punto di arrivo della ricerca di stile iniziata quasi trent’anni prima con il castello Mackenzie, ma pure, allo stesso tempo, la conclusione della stagione dell’eclettismo genovese, alla quale spesso viene attribuita la dubbia definizione di “Liberty”. Partendo dalla riscoperta della ricchezza artistica e formale della residenza, tuttora in ottime condizioni grazie alla cura degli attuali proprietari, la visita consentirà di valutare la sua vicinanza o meno alle correnti internazionali che interessavano la produzione artistica del tempo.

Orari
Sabato
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.30, 15.30
Speaker: Francesco Rosadini

Domenica
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.30, 15.30
Speaker: Francesco Rosadini

Ritrovo
Corso Italia 26, dal cancello della villa

 

MUSEO CHIOSSONE

Mario Labò, con Cesare Fera, Luciano Grossi Bianchi e Giorgio Olcese, 1949-71

Il Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone viene inaugurato il 7 maggio 1971, sono trascorsi più di vent’anni dalla sua ideazione e dieci dalla scomparsa di Mario Labò, suo principale progettista. Questo lungo lasso temporale ha portato a sottovalutare il valore di un’opera concepita nell’immediato dopoguerra, in un periodo in cui la cultura italiana è tesa a definire i caratteri dell’architettura di un paese progredito e democratico. In questo edificio la funzionalità si fonde con uno straordinario intreccio di valenze simboliche, un percorso museale che è anche un’indagine sulla coscienza moderna.

Orari
Sabato
9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30, 13.00,
14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30, 17.00.
Speaker: Gian Luca Porcile, Alessandro Meloni

Domenica
9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30, 13.00,
14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30, 17.00.
Speaker: Gian Luca Porcile, Alessandro Meloni

Ritrovo
Parco di Villetta Di Negro, davanti all’ingresso del museo

TEATRO POLITEAMA E TEATRO DUSE

Marco Lavarello, 1953-68

A monte di Piazza Corvetto si nasconde un piccolo “quartiere dei teatri”: in via Bacigalupo infatti nel secondo dopoguerra, all’interno di una consistente operazione immobiliare firmata da Dante Datta, hanno trovato spazio anche due sale teatrali: il Politeama, rifacimento di un teatro diurno risalente all’Ottocento, e il Duse, quest’ultimo ex novo. Entrambi scaturivano dalla matita di Marco Lavarello e segnarono l’inizio della sua lunga carriera nella progettazione delle sale da spettacolo, che tra le tante realizzazioni avrebbe annoverato, a Genova, il teatro Margherita e, a Sanremo, il teatro Ariston.

Orari
Sabato
9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
Speaker: Anna Sala, Valeria Iberto

Domenica
9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
Speaker: Anna Sala, Antonio Lavarello

Ritrovo
Via Bacigalupo, fra i due ingressi

PALAZZO EX-INA

Robaldo Morozzo della Rocca, 1955-64

Probabilmente è una delle realizzazioni più eleganti della nuova Piccapietra, eppure non ha mai goduto di un’adeguata fama, così come il suo ideatore del resto. Il palazzo INA non solo non si fa mortificare dalle stringentissime prescrizioni del piano particolareggiato elaborato per Portoria dagli uffici comunali, ma attraverso un ricco campionario compositivo nascosto sotto un’apparente semplicità mette in luce tutta la sapienza progettuale di Robaldo Morozzo della Rocca, architetto barocco prestato al Modernismo.

Orari
Sabato
9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30.
Speaker: Camilla Ponzano, Giulia Sola

Domenica
9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30.
Speaker: Camilla Ponzano, Giulia Sola

Ritrovo
Giardini Giovanni Paolo II, presso il teatro all’aperto

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

PALAZZO SIAT - EX BPN

Luigi Vietti, 1959-60

La sede di Genova della Banca Popolare di Novara, come quelle di Savona e Sanremo, è un progetto firmato da Luigi Vietti, novarese di nascita ma genovese di adozione.
Appartenente alla tipologia delle “case alte”, questo grande edificio pubblico si inserisce in un’area in profonda trasformazione a causa delle demolizioni pre e post belliche e si confronta sia con il tessuto otto-novecentesco di Genova, sia con altre architetture collettive a funzione direzionale che stavano rapidamente sorgendo all’intorno, costituendo il primo tassello della futura “city” di Piccapietra.

Orari
Sabato
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.30, 15.30, 16.30.
Speaker: Manuel Gelsomino

Domenica
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.30, 15.30, 16.30.
Speaker: Manuel Gelsomino

Ritrovo
Via V Dicembre 3, all’ingresso del palazzo

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

torre san camillo - ex italimpianti

Andrea Mor, Angelo Sibilla, Luigi Tiscornia 1963-67

Costruito lungo la nuova direttrice di attraversamento di Via XII Ottobre, il grattacielo destinato alla sede centrale di Italimpianti, realizzato negli anni Sessanta dall’impresa Gadolla su progetto degli ingegneri Mor, Sibilla e Tiscornia, diventa, volente o nolente, elemento centrale della composizione del nuovo quartiere direzionale di Piccapietra, sulle macerie di una porzione periferica di centro storico, e stabilisce singolari rapporti visuali con parti di città antitetiche quali Via San Vincenzo e Via Palestro.

Orari
Sabato
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.30, 15.30, 16.30.
Speaker: Camilla Repetti

Domenica
9.00, 10.00, 11.00, 12.00,
14.30, 15.30, 16.30.
Speaker: Camilla Repetti

Ritrovo
Piazza Piccapietra, presso l’uscita pedonale dell’autosilo

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

torre san vincenzo - ex sip

Melchiorre Bega, Piero Gambacciani e Attilio Viziano, 1964-69

Negli anni Sessanta, a Genova, non solo si produce acciaio in gran quantità, ma lo si impiega in edilizia. Melchiorre Bega, Piero Gambacciani e Attilio Viziano condividono il progetto di un grattacielo in struttura metallica prefabbricata, scelto come sede regionale dalla neonata compagnia telefonica statale SIP. La nuova torre, contraddistinta dalla spiccata snellezza e dall’aspetto asimmetrico, svetta sul “Central Park” dei giardini di Brignole e diventa un riferi-mento visuale per chi, da levante, raggiunge il centro in automobile percorrendo Corso Euro-pa.

Orari
Domenica
9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30, 17.00
Speaker: Vittoria Bonini, Valeria Iberto

Ritrovo
Via San Vincenzo 2, all’ingresso della Torre

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

centro dei liguri e giardini baltimora

Franco Albini, Franca Helg, Marco Dasso, Ignazio Gardella, 1972-80


Una storia di sparizioni, sovrapposizioni, giustapposizioni. Una storia urbana e architettonica, stilistica e brutalista. Il Centro dei Liguri è un arcipelago di episodi emblematici che, sommati, riassumono una parte estremamente significativa del Novecento genovese. Autori e attori di trasformazioni radicali da continuare a raccontare, scoprire e riscoprire, per comprendere meglio episodi costantemente in cerca di nuovi significati e destinazioni d’uso. Il Moderno è passato e presente, e merita, ancora una volta, di essere osservato.

Orari
Sabato
9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30.
Speaker: Francesco Bacci, Vittoria Bonini

Domenica
9.00, 9.30, 10.00, 10.30, 11.00, 11.30, 12.00, 12.30
14.00, 14.30, 15.00, 15.30, 16.00, 16.30.
Speaker: F. Bacci, J. Baccani, A. Lavarello

Ritrovo
Piazza Sarzano, presso uscita Metropolitana

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

quarto alto

Piero Gambacciani, Angelo Sibilla e Ignazio Gardella, 1981-86

La recente demolizione delle Dighe di Begato di Piero Gambacciani ha rianimato il dibattito sulle opere di residenza pubblica ad alta densità abitativa in territorio genovese. Gli insediamenti della città pubblica progettati nel secondo dopoguerra con il Piano INA-Casa e poi con le leggi 167/62, 457/78 e 25/80 hanno avuto alterne fortune. Il complesso residenziale di Quarto Alto vede lo stesso Piero Gambacciani a capo della squadra di progettisti ed è un caso virtuoso di sperimentazione tipologica e morfologica, anche grazie alla diversificazione economica dell’offerta abitativa.

Orari (arrivo sul posto della navetta, che parte da Via Dante lato Poste – presso capolinea 44 – alle 8.40, 10.10, 11.40, 13.20, 14.50, 16.20).

Sabato
9.00, 10.30, 12.00,
13.40, 15.10, 16.40.
Speaker: Duccio Prassoli

Domenica
9.00, 10.30, 12.00,
13.40, 15.10, 16.40.
Speaker: Ayla Schiappacasse

Ritrovo
Via delle Eriche 72, presso il Doro market

SOLD OUT

Si raccomanda di consultare comunque la piattaforma di prenotazione nel caso si liberassero dei posti

I tour

tour a piedi "venti settembre avenue"

Ottocento metri per venti di rettilineo dal centro alla periferia, da ovest verso est; una nuova direttrice viaria funzionale al crescente traffico ma anche una colossale operazione immobiliare a discapito di rioni popolari in aree centrali; un grande laboratorio per sperimentare nuove tecniche costruttive ma anche l’occasione per la borghesia rampante genovese di autocelebrarsi con una Via Aurea del Ventesimo secolo.
Via XX Settembre è stata tutto questo e molto altro ancora, e oggi, grazie a una recente serie di restauri, torna a catturare l’attenzione degli avventori che quotidianamente la percorrono.

Orari
Sabato
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Roberta Mazzucco

Domenica
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Roberta Mazzucco

Ritrovo
Viale Cadorna, angolo Viale Caviglia (giardini di Brignole).

tour a piedi: "fronte del porto"

Le diverse anime della Genova novecentesca sono ben visibili percorrendo una storica linea di confine fra città e porto che oggi si incarna nella Sopraelevata. Proprio al riparo di essa si svolge gran parte del tour che comincia dalla strana coppia delle Stazioni Marittime per proseguire lungo il dinosauro industriale di Hennebique, osservare l’innesto di cemento e acciaio del Dipartimento di Economia, scendere in una stazione del metrò, ammirare il Porto Antico rinato a partire dal 1992 e concludersi in Piazza Caricamento, fra il modernismo fin troppo esplicito di Palazzo Scoccimarro il medievalismo idealizzato di Palazzo San Giorgio.

Orari
Sabato
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Alessandro Ravera

Domenica
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Alessandro Ravera

Ritrovo
Via Bersaglieri d’Italia, presso uscita Metro Principe

Genova City: opera in tre atti

tour in bici "la corniche genovese"

La nuova pista ciclabile fra la Foce e Boccadasse rende possibile un tour su due ruote lungo Corso Italia, promenade di inizio secolo che oggi si presenta come vera e propria fiera campionaria dell’architettura novecentesca genovese: un caos calmo che permette ai passanti di spaziare dai capricci di Gino Coppedè al rigore di Luigi Carlo Daneri, dalle balconate ricurve di Lorenzo Castello agli spigoli a sbalzo di Piero Gambacciani, dai tritoni neomanieristi della Marinetta ai “televisori” anni Settanta di Piero Fiorio.

Orari
Sabato
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Marina Firpo

Domenica
9.00, 11.30, 14.00.
Guida: Marina Firpo

Ritrovo
Corso Italia angolo Piazzale ML King (presso ristorante Da Giacomo)

Gli eventi collaterali

il grande assente di piccapietra

Doveva essere prima a nord dell’Acquasola, poi al centro della nuova Portoria. La vicenda del Palazzo dell’Arte si è trascinata per mezzo secolo, fra concorsi nazionali e svariate proposte, anche di firme eccellenti, salvo poi non approdare a nulla e lasciare la city di Piccapietra priva di un polo culturale. Molti degli elaborati di progetto sono oggi visibili presso il Centro DocSAI.

Orari
Sabato
14.30, 16.00.
A cura di: Andreana Serra

Domenica
14.30, 16.00,
A cura di: Andreana Serra

Ritrovo
Via ai Quattro Canti di San Francesco 49-51 (ingresso DocSAI)

Genova City: opera in tre atti

mario labò e il museo chiossone

Un incontro a cura della Fondazione Labò per approfondire la figura di Mario Labò come intellettuale, storico, traduttore e progettista. L’evento si svolgerà in una delle sue architetture più rappresentative, il Museo d’Arte Orientale dedicato a Edoardo Chiossone, che da poco è stata riaperta al pubblico.

Orario
Domenica 26 novembre ore 16.30

Ingresso libero fino a esaurimento posti

elevatio animae

Il supporto meccanico al gruppo scultoreo raffigurante Margherita di Brabante nell’atto della “Elevatio Animae” fu progettato da Franco Albini nel 1949 per il riordinamento di Palazzo Bianco in Strada Nuova. Rinvenuto nei magazzini del museo di Sant’Agostino, il pezzo viene ora esposto nella sala Gaspare De Fiore (ex Cisternone) in stradone Sant’Agostino 37, dal 16 al 22 novembre, nella mostra curata da Valter Scelsi e organizzata dal Dipartimento Archi-tettura e Design dell’Università di Genova in collaborazione con il Museo di Sant’Agostino e la Fondazione Franco Albini.

Foto: courtesy Fondazione Franco Albini

Genova City: opera in tre atti

ponti e pontili

La Wolfsoniana di Genova Nervi presenta dal 28 ottobre 2023 al 19 maggio 2024 (orario mar-dom 11.00-17.00) la mostra “Ponti e pontili. Intorno al progetto di Armando Brasini per il Ponte sullo Stretto di Messina” a cura di Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva
L’idea, ritornata di attualità, di un ponte che possa collegare la Sicilia alla terraferma, si è rivelata pure una metafora del lungo e articolato percorso professionale di Brasini,autore di alcu-ne tra le più significative iniziative architettoniche del suo tempo dal punto di vista celebrativo e ideologico.
Il plastico del Ponte e i relativi progetti ed elaborati grafici, recentemente acquisiti grazie a una generosa donazione, si integreranno in mostra con un’ampia selezione di eterogenei materiali artistici e documentari, spesso inediti, tutti provenienti dalle collezioni della Wolfsoniana.
Se questa indagine sull’iconografia del ponte evidenzia come, all’interno dei programmi di la-vori pubblici, sia spesso dominante una forte valenza propagandistica, altrettanto importante appare il significato simbolico del ponte come vincolo di solidarietà e di unione