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Messaggio di stato

Per chiese attraversando la città dal porto al centro

Per chiese attraversando la città dal porto al centro
Questo percorso parte dall’ufficio informazioni turistiche dell’area Porto Antico. Incamminandosi verso sinistra e arrivando presso la zona del Mandraccio, si trova, nascosta tra le case e le mura in pietra su cui svetta il campanile, l’antica chiesa di San Marco, a cui si accede attraverso il varco nelle mura di Porta della Marinetta.  I restauri effettuati nel corso del XX secolo hanno riportato alla luce alcune delle strutture interne medievali e oggi la chiesa si presenta a pianta basilicale a tre navate costruite in pietra di Promontorio, con seicentesche volte a botte. Gli altari barocchi conservano opere pittoriche e scultoree di artisti genovesi. La chiesa era l’ultima tappa di preghiera per i condannati a morte che venivano giustiziati nell’area del Molo. Uscendo dalla chiesa, a destra, è possibile addentrarsi in questo antico quartiere il cui lato a mare, presso l’area delle riparazioni navali, è chiuso da un tratto ancora ben conservato della cinta muraria Cinquecentesca, le cosiddette mura di Malapaga. Il nome deriva dal fatto che qui si trovava la prigione dei debitori insolventi. Questo luogo è stato reso celebre dal film omonimo del 1949, girato a Genova, diretto da René Clement ed interpretato da Jean Gabin. Tornando sui nostri passi, e giungendo in piazza Caricamento, troviamo alla nostra destra l’imponente facciata affrescata (XVI secolo) del palazzo San Giorgio. Un tempo costruito direttamente sul mare, fu prima il palazzo del Capitano del Popolo, quindi ospitò le magistrature dei traffici portuali, divenne poi la sede del Banco di San Giorgio e oggi accoglie gli uffici dell’Autorità Portuale. Oltrepassando il palazzo e girando a sinistra, si imbocca via al Ponte Reale giungendo in piazza Banchi, dove si trova la singolare chiesa di san Pietro in Banchi, caratterizzata dalla posizione sopraelevata rispetto al piano strada. La costruzione cinquecentesca della chiesa, avviata in seguito ad un ex voto per la fine di una pestilenza, venne infatti finanziata con la vendita e l’affitto degli spazi al piano terra ai commercianti per l’installazione delle loro botteghe. Proseguendo a destra, si imbocca via san Pietro della Porta e a pochi metri dalla chiesa, alzando lo sguardo, si può vedere una delle tipiche edicole votive che ornano molti angoli del centro storico di Genova. L’edicola custodisce una statua della Madonna con Bambino ed è collocata nel punto in cui sorgeva una delle porte della cinta muraria cittadina del IX secolo. Poco più avanti si incrocia alla nostra sinistra vico del Filo, che imbocchiamo, per raggiungere la suggestiva piazza barocca delle Scuole Pie. Qui si affaccia la chiesa del santissimo Nome di Maria e degli Angeli Custodi, risalente ai primi anni del XVIII secolo e costruita per volere dei Padri Scolopi. L'interno è ad aula unica di forma ottagonale allungata, con un apparato decorativo di rilievi, affreschi e dipinti improntato all’esaltazione di Maria. Continuando il percorso lungo vico del Filo, in pochi passi si raggiunge piazza san Lorenzo con l’imponente facciata della Cattedrale omonima. Di origine medievale, come testimonia la facciata con le tipiche bande bianche e nere, al suo interno la chiesa presenta una sovrapposizione di elementi architettonici diversi, testimonianza degli interventi effettuati in varie epoche storiche. La cupola venne realizzata nella seconda metà del Cinquecento su progetto dell’architetto perugino Galeazzo Alessi.  Sulla navata sinistra si apre la cappella dedicata al santo patrono di Genova, Giovanni Battista, realizzata tra 1450 e 1460 dallo scultore lombardo Domenico Gagini, allievo di Brunelleschi, per accogliere le ceneri del Santo. Dall’interno della cattedrale si può accedere al Museo del Tesoro di San Lorenzo, dove è possibile ammirare, tra gli altri capolavori di oreficeria ed argenteria, il celebre Sacro Catino. Usciti dalla cattedrale e imboccata via san Lorenzo in salita, si raggiunge piazza Matteotti dove, a sinistra, si vede la facciata principale di Palazzo Ducale, dal 1339 residenza dei Dogi e oggi sede  di mostre ed eventi culturali. Sulla medesima piazza troviamo la chiesa dei santi Andrea e Ambrogio, più conosciuta come chiesa del Gesù. Il nucleo primitivo di questa chiesa risale al periodo dell’esilio a Genova della curia milanese a causa delle persecuzioni longobarde (VI-VII secolo), mentre la costruzione attuale è del XVI secolo ed è opera dei padri Gesuiti. L’interno, esempio prestigioso di barocco genovese, è sfarzoso, ricco di stucchi, marmi policromi ed affreschi. Di grande valore le due opere di Rubens (La circoncisione e il Miracolo di Sant’Ignazio) e il capolavoro di Guido Reni L’Assunzione, custoditi sull’altare principale e nelle cappelle.
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